CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] , e soprattutto le sue sostanze, fu l'opera di assistenza svolta a favore della Congregazione dell'Oratorio.
Sin dal 1580, gli oratoriani avevano fatto sondare il C. - del quale erano noti lo spirito benefico e la munificenza - per accertare se fosse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] di Cesare Baronio e dei suoi continuatori – tra i quali il domenicano polacco Abramo Bzovius (Bzowski, 1567-1637) e gli oratoriani Odorico Rainaldi (1595-1671) e Giacomo Laderchi (1678 ca.-1738) –, ma anche le molte storie locali della Chiesa, tra le ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] forme di povertà (assistenza ai giovani tossicodipendenti).
Fondati da Filippo Neri alla fine del Cinquecento, i Filippini30 (o Oratoriani) si distinguevano per la singolare carità verso il prossimo, unita alla ricerca e alla pratica della semplicità ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] sostegno di Gregorio XIII, oltre che il Gesù e S. Maria in Vallicella, sedi rispettivamente dei gesuiti e degli oratoriani), il completamento di via Merulana, di raccordo fra S. Giovanni e S. Maria Maggiore, un importante piano di approvvigionamento ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] bene e male senza alcuna costrizione esterna. L'opera riaccese subito la polemica teologica. Approvata in Francia da Oratoriani, Domenicani e da parte dei docenti della Sorbona, venne attaccata violentemente sin dal 1641 dai Gesuiti - sostenuti dal ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , Michele Do, isolatosi tutta la vita in una sorta di meteora alpina) aveva tentato un’esperienza comunitaria presso gli oratoriani di Genova, presto dispersa. Tra 1943 e 1944 aveva curato, per Guanda naturalmente, l’edizione di alcuni classici della ...
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letizia
letìzia s. f. [dal lat. laetitia, der. di laetus «lieto»]. – Sentimento di gioia intima e serena: provare viva l., una soave, un’indicibile l.; avere l’animo pieno di l.; dare, arrecare l.; essere, vivere in l.; servire il Signore...
oratoriano
agg. s. m. [der. di oratorio2]. – 1. agg. Di un Oratorio, che fa capo a un Oratorio, come nome di congregazioni: Biblioteca O., della Casa dei padri dell’Oratorio a Napoli; anche, di codice appartenente a tale biblioteca: il codice...