ROSSETTI, Carlo
Silvano Giordano
– Nacque a Ferrara, figlio di Alessandro, conte di Valdalbero, e di Margherita Estense Tassoni. Fu battezzato nella parrocchia ferrarese di S. Stefano il 26 marzo 1614, [...] e con il suo uomo di fiducia Antonio Ferragalli.
Alle porte di Londra fu accolto dal suo predecessore Conn e dall’oratoriano Robert Philip, confessore della regina. Il 29 agosto fu ricevuto dalla regina Enrichetta Maria di Borbone e visitò Maria de ...
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GLIELMO, Antonio
Teresa Megale
Nacque a Magliano Vetere, nel Salernitano, il 29 ott. 1596 da Pompeo, dottore in legge, e Giovanna Falese. Di salute cagionevole, ebbe un'infanzia travagliata da malattie [...] corso della sua vita, entrò a far parte dell'Ordine di S. Filippo Neri.
L'ammissione dello G. nell'Ordine dei padri dell'Oratorio, fondato a Napoli nel 1586, durante il pontificato di Clemente VIII per opera di F.M. Tarugi, non fu né semplice né ...
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ORATORIO
Luigi Ronga
. Musica. - Le moderne ricerche storiche hanno messo in luce che l'oratorio musicale non fu, come prima si credeva comunemente, "una continuazione e degenerazione diretta della [...] stessa; e l'arte del Händel può giungere ad effetti musicali d'una concretezza che si vorrebbe quasi dire visiva in oratorî come Debora e Belsazar mentre, in altra tendenza espressiva, può nella Festa di Alessandro, in L'Allegro, il Pensieroso ed il ...
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QUIETISMO
Giuseppe De Luca
. La voce, non risulta con quanto fondamento, si fa risalire all'arcivescovo di Napoli, Innico Caracciolo, che se ne sarebbe servito per primo in una lettera a Innocenzo XI [...] del secolo, veniva tradotto dallo spagnolo il Falconi (morto nel 1638) e dal francese il Malaval, laico di Marsiglia. Il Petrucci, oratoriano e poi cardinale vescovo di Iesi, già nel 1674 ha tutta una sua dottrina formata. Nel 1675 usciva la Guja ...
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BENINCASA, Orsola
Silvana Menchi
Discendente per parte di padre da una famiglia di nobile origine, forse siciliana, la B. nacque a Napoli (dove la famiglia, si era trasferita nel sec. XVI da Citara, [...] di profetare. Per un certo tempo ella fu ospite del monastero di S. Andrea; le fu assegnato come confessore l'oratoriano Stefano Motta, attraverso il quale Filippo Neri continuò la sorveglianza, poiché lo "spirito" della B. era pur sempre considerato ...
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MARUSCELLI, Paolo
Laura Traversi
MARUSCELLI (Marucelli, Maroscelli, Marovelli), Paolo. – Nacque nel 1594 da «Girolamo romano», come si apprende da un atto notarile del 22 marzo 1646 (Serego Alighieri, [...] Fumagalli, Affreschi dello Spadarino a palazzo Madama, in Paragone, XXXVII (1986), 435, pp. 28-39; J. Connors, Borromini e l’Oratorio romano (1980), Torino 1989, ad ind.; E. Fumagalli, La villa Médicis au XVIIe siècle, in A. Chastel, La villa Médicis ...
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CARRARA, Bartolomeo
Francesco Raco
Nacque a Bergamo il 22 marzo 1707 da nobile famiglia del luogo, che in un ramo collaterale vantava un titolo comitale. Fece i primi studi, cioè i corsi di umane lettere, [...] dei vescovi" (p. 12), diffondendo tra i fedeli principî capaci di fomentare l'eresia e lo scisma. Contro la tesi dell'oratoriano portoghese che riconosce al papa un primato di solo onore, ma non di giurisdizione, il C. ribatte che "la pienezza della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Emilio Santoro
Vincenzo Lavenia
Nei Ragguagli di Parnaso (II, 14) Traiano Boccalini rappresentò Tacito che lamenta l’assenza di storici moderni dotati di sale politico. La sola eccezione è quella [...] (1597) racconta le biografie di dodici martiri a pochi anni di distanza dalla circolazione delle storie dell’oratoriano Antonio Gallonio. Il testo inoltre è attraversato da una manierata polemica contro la filosofia aristotelica, il mondo antico ...
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CALINI, Ferdinando
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 25 maggio 1713 da Orazio, figlio di Carlo Francesco, e da Ottavia Conforti, in una delle più antiche e ragguardevoli famiglie cittadine. Seguendo [...] diffusione (una seconda edizione uscì a Venezia nel 1789), suscitò l'opposizione immediata degli ambienti giansenisti italiani: l'oratoriano bresciano Camillo Monici la confutò con La dottrina di s. Agostino e di s. Tommaso vittoriosa di quella di ...
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GIANSENIO, Cornelio (Cornelis Jannsen)
Arturo Carlo Jemolo
Nato il 28 ottobre 1585 ad Ackov nella contea di Leerdam (Olanda) studiò a Utrecht e poi a Lovanio: qui si distinse negli studî teologici, cui [...] d'Italia ove il clero si era più imbevuto di questa dottrina: figure salienti del giansenismo di questi anni l'oratoriano Vincenzo Palmieri (1753-1820) e soprattutto l'abate Eustachio Degola (1761-1826) che visse in continui rapporti con gli uomini ...
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oratoriano
agg. s. m. [der. di oratorio2]. – 1. agg. Di un Oratorio, che fa capo a un Oratorio, come nome di congregazioni: Biblioteca O., della Casa dei padri dell’Oratorio a Napoli; anche, di codice appartenente a tale biblioteca: il codice...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...