CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] nelle parti in dialetto, sono le commedie del romano Giovanni Briccio; calmiano è lo stile delle "comedie harmoniche" di OrazioVecchi e di Adriano Banchieri, preludenti gli estri vocali e i capricci del melodramma; calmiano è lo spirito, e in parte ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] ex allievi promossa a Roma da d’Amico, diretta da Orazio Costa al teatro Quirino («mi spaventa l’idea della compagnia 135). Vinse il primo Nastro d’Argento, e, abbandonati i vecchi pregiudizi, iniziò un percorso al centro dell’epoca d’oro della ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] Parigi, nel 1584, dalla Fiammella, pastorale di Bartolomeo Rossi (Orazio), anch'essa, come l'Angelica, pubblicata presso Abel l' , non sia l'età o il ruolo sociale (come per i vecchi, i giovani innamorati, i servi), ma una indicazione di mentalità che ...
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COSTANTINI, Giovanni Battista (Jean Baptiste), detto Cinzio e poi Ottavio (Octave)
Giovanna Romei
Nacque a Verona da Domenica e Costantino, dopo il 1654, presumibile data di nascita del fratello maggiore [...] avente diritto a due terzi di parte.
Da una lettera di Orazio, l'"amoroso" Bernardo Narici, sappiamo che il C. era della attività foraine fu caratterizzata da un tentativo di svecchiamento dei vecchi moduli (per cui dal 1715 non rappresentò più pièces ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...