MARIONETTA
Vittorio PODRECCA
. Il termine marionetta, più spesso usato nel plurale marionette, quale insieme di fantocci (a testa di legno o di cartapesta) destinati a spettacolo, presenta un'etimologia [...] opere di scrittori antichi (p. es., Aristotele, Platone, Erodoto, Orazio, Apuleio e più tardi S. Agostino) si trovano accenni alle Gozzi a Pietro Cossa, da Shakespeare a Verne, da Ariosto a Goldoni, da Goethe a Maeterlinck. Tutto questo svariato ...
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RIMA
Mario Pelaez
. È identità di suono di due parole dalla vocale accen- tata in poi (per es., mercede: fede) e serve ad accrescere la melodia dei versi, ricorrendo a intervalli determinati alla fine [...] ; XIV, 104-8; XIX, 104-8; XXXII, 83-7) e dell'Ariosto ( Orl. Furioso, XXVII, 45). Infine l'artificio può essere usato con buon latini: Ennio, Varrone; e poi in Lucrezio, Virgilio, Orazio, Seneca, sia pure determinata da ragioni particolari di stile e ...
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RONSARD, Pierre de
Ferdinando Neri
Nacque al castello della Possonnière, nel territorio di Vendôme, l'11 settembre 1524, morì il 27 dicembre 1585 nel priorato di Saint-Cosme-sur-Loire. Era di nobile [...] di Pindaro, il R. si pose anche sulle orme di Orazio, e poi del Petrarca: il primo libro d'Amours (1552 P. Champion, R. et son temps, ivi 1925; A. Cameron, The Influence of Ariosto's Epic and Lyric Poetry on R. and his group, Baltimora 1930; J. Vianey ...
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PLAGIO
Mario PRAZ
Ottorino VANNINI
. La parola "plagio" è stata assunta dal diritto in diversi significati; nel senso cioè di "plagio civile", di "plagio politico" e di "plagio letterario".
Il plagio [...] a ricombinare: così non diminuisce affatto il merito dell'Ariosto l'aver attinto all'invenzione altrui nel. creare la sua ecc. Un simile caso di plagio classico, di Crispino da Orazio, fu immaginato da Ben Jonson nel suo dramma Poetaster. Oltremodo ...
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LASSO, Orlando di (Roland de Lattre)
Guido Pannain
Compositore, nato a Mons, nel Belgio, nel 1530 o nel 1532, morto a Monaco di Baviera il 14 giugno 1594. Era un fanciullo, nel 1544, quando fu conosciuto, [...] riscontro in nessun altro musicista: sono odi di Orazio nell'originario testo latino, episodî virgiliani, egloghe Chartier, F. Villon. Degl'italiani preferisce il Petrarca e l'Ariosto, ma è sempre al primo che ritorna con particolare predilezione. Del ...
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IRONIA (gr. εἰρωνεία da εἵρων, lett. "interrogante")
Manara VALGIMIGLI
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È, precisamente, modo d'interrogare altrui fingendo di non sapere, o almeno esagerando, per reazione o per modestia, il proprio [...] , talora così leggiera che non oltrepassa lo scherzo, si ha negli autori di temperamento "classico", p. es., in Orazio, in Luciano, nell'Ariosto; è già più seria e più profonda nel Cervantes. L'ironia del Pascal nelle Provinciales è molto vicina al ...
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RÉGNIER, Mathurin
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Chartres il 21 dicembre 1573, morto a Rouen nel 1613. Avviato prestissimo alla carriera ecclesiastica, rimase al servizio del cardinale F. de Joyeuse, [...] solo qualche accenno nei versi del Du Bellay. Il tipo di satira ch'egli prescelse fu quello che contava per maestri Orazio e l'Ariosto; e singoli motivi derivò dai poeti berneschi: la satira VI (L'Honneur ennemi de la vie) è per gran parte la ...
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LODGE, Thomas
Gian Napoleone Giordano Orsini
Scrittore inglese, nato nel 1558 (?) a West Ham nell'Essex, morto nel 1625 a Londra. Educato a Trinity College (Oxford), si diede alla bohème letteraria [...] la satira con il suo A Fig for Momus (1595; imitazioni da Orazio), e scrisse altri racconti e opuscoli. Ma a quarant'anni abbandona per stile elisabettiano. I sonetti sono traduzioni da Petrarca, Ariosto, Ronsard, Bembo, Sannazzaro, e dal poeta ...
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ORELLI, Johannes Kaspar
Filologo, nato a Zurigo dall'antica famiglia il 13 febbraio 1787, morto ivi il 6 gennaio 1849. Fu pastore a Bergamo dal 1807 al 1814, poi insegnante di storia e lingue moderne [...] tuttora insostituita nel suo insieme: l'edizione e il commento di Orazio (1837-38), quella di Tacito (1846-48); la Inscriptionum Giovanni del Virgilio, delle opere poetiche di Campanella, Ariosto e Tasso; e dimostrò il carattere apocrifo delle Veglie ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] in collana: nell'aprile Virgilio, nel maggio Orazio, nel luglio Petrarca, nell'agosto Giovenale e Persio Balsamo, L'industria tipografico-editoriale nel ducato estense all'epoca dell'Ariosto, in AA.VV., Il Rinascimento nelle corti padane. Società e ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...