stili, Dottrina degli
Pier Vincenzo Mengaldo
D. abbozza una teoria degli s. per la prima volta in VE II IV, dopo aver definito nei capitoli precedenti, nell'ordine, quali uomini, quali temi e quale [...] analogo schema, e, più implicitamente, l'Ars poetica di Orazio (vv. 26 ss., 89 ss., ecc.). Momento fondamentale nella ripetuto da Bono da Lucca, Cedrus Libani 11, ediz. G. Vecchi, Modena 1963), che pone le elegie ovidiane, assieme alle epistole ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] un ritorno alla versione mistica del manierismo di Giovanni De Vecchi nell'oratorio del Gonfalone (Leone De Castris, 1991, p dell'Annunziata di Arienzo, in situ, commissionata da Orazio Villacio e ultima opera nota, nonostante i documenti successivi ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] particolare del Pamphilus, solo che nel suo testo gli amanti sono due vecchi, i Paolino e Polla del titolo, che si rivolgono a un dell'autore. Oltre a frequenti echi del 'venosino' Orazio, di Virgilio e della Bibbia, è ovviamente preponderante, ...
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uomo (uom; omo; om; uon; on)
Emilio Pasquini
Difficile individuare nella miriade di occorrenze poli di discriminazione semantica, come si è fatto per ‛ donna ' (vedi), che non siano revocabili a pochi [...] o indicata senza possibilità di equivoci: Vn XXV 9 per Orazio parla l'uomo a la scienzia medesima, " il poeta stesso uomini; XVI 1 li malvagi e ingannati uomini; XIX 9 ne li vecchi e ne li uomini studiosi; XX 4 Come uomini sono vilissimi e bestiali ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] Parigi, nel 1584, dalla Fiammella, pastorale di Bartolomeo Rossi (Orazio), anch'essa, come l'Angelica, pubblicata presso Abel l' , non sia l'età o il ruolo sociale (come per i vecchi, i giovani innamorati, i servi), ma una indicazione di mentalità che ...
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pace
Domenico Consoli
" Concordia e stabilità di rapporti " fra due stati o popoli o città o fazioni politiche, opposto a " guerra ": dimmi se Romagnuoli han pace o guerra (If XXVII 28); Cerca, misera, [...] Honos Pudorque / Priscus et neglecta redire Virtus / Audet " (Orazio Carmen saeculare 57-59).
È solo con l'Antico Testamento, specie il vocabolo appare.
Nel Nuovo Testamento, accanto ai vecchi significati si afferma, soprattutto con i testi paolini, ...
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TRINCHERA, Pietro (Antonio Leonardo Salvatore). – Nacque a Napoli l’11 giugno 1702 nel quartiere di Borgo Loreto, figlio del notaio Domenico e di Angela Balzano. La data di nascita è confermata dal certificato [...] .
La trama propone le consuete coppie antagoniste di giovani e vecchi, lo scontro fra padri e figli, amori, ironie sulle Chriter, e Il corrivo (1751, Fiorentini), riadattamento dell’Orazio di Palomba, sono i principali testi metateatrali di Trinchera ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] scene basate su servi astuti o ladri o sciocchi, vecchi babbei avari o in fregola, petulanti megere, fino alla scherno, sulla beffa dall'italico Lucilio, all'ironico e sorridente Orazio, al sarcastico Giovenale, con l'epigramma pungente di Marziale, ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] . La loro polemica, se per gran parte riecheggia i vecchi pregiudizi retorici e accademici già combattuti dai migliori illuministi, contiene l'impiego moderno del latino e il suo culto di Orazio, come modello di una poesia più attenta alla «parola» ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] L. delegò sempre di più le responsabilità pastorali al lucchese Orazio Mei, che gli sarebbe succeduto nel ministero a Chiavenna alle Valli…, Torre Pellice 1943, pp. 3-5; L. Emery, Vecchi manuali italo-tedeschi…, in Lingua nostra, X (1949), pp. 18 ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...