Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] larga foglia o due. Queste figure sembrano prodotte mediante timbri vecchi e logori importati o imitati da Arezzo, per esempio ma che la Gallia non produsse né le scene né un Orazio. 2) La Gallia meridionale usò criteri selettivi nell'adottare motivi ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] il valore superiore degli 'antichi'. Rispetto a Orazio è capovolto il giudizio ma non è collegato differenza di antiquus) e un 'poi', una frattura epocale, storica ed extrastorica, tra 'vecchio' e 'nuovo', tra un''età' e un'altra 'età' (Rm. 6, 6 ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] primi esempî sono in un pavimento della così detta Villa di Orazio a Licenza della fine del Secondo Stile (vedi sopra) e quadrati, sono inserite coppie di pelte addossate). Tra i vecchi schemi si possono collocare la distesa di ottagoni e quadrati ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] ". Certamente non contemporanee agli avvenimenti erano le statue di Orazio Coclite e di Clelia, l'ostaggio di Porsenna (Plin Univ. dell'Arte, XI, 1964, c. 569 ss., s. v. Ritratto; Plinio il Vecchio (tr. e ed. ital. a cura di S. Ferri), Roma 1946.
2, 3 ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] raggiungere quell’altezza alla quale sono pervenuti in Francia Orazio Vernet, Pils e altri che alla pittura di ’esagerazione del chiaro scuro (che fu mezzo di rivolta contro le vecchie teorie) si modificò da se stessa e modificandosi sviluppò ciò che ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] un ritorno alla versione mistica del manierismo di Giovanni De Vecchi nell'oratorio del Gonfalone (Leone De Castris, 1991, p dell'Annunziata di Arienzo, in situ, commissionata da Orazio Villacio e ultima opera nota, nonostante i documenti successivi ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] scene basate su servi astuti o ladri o sciocchi, vecchi babbei avari o in fregola, petulanti megere, fino alla scherno, sulla beffa dall'italico Lucilio, all'ironico e sorridente Orazio, al sarcastico Giovenale, con l'epigramma pungente di Marziale, ...
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FAUSTINI, Giacomo
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Aloisio, nacque a Chiari (Brescia) il 5 genn. 1630. Proveniente da una famiglia di intagliatori, apprese i primi rudimenti dell'arte dal padre, poi [...] F., attribui la soasa della chiesa di Caravaggio a Orazio Ohni, ma i documenti dimostrano inconfutabilmente che l'autore , per far posto alla nuova più maestosa e trionfale ancona di B. Vecchi.
Fonti e Bibl.: D. Sbardolini, Il tempio di S. Giorgio in ...
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APPIA, Via
G. Lugli
Fu detta dagli antichi regina viarum per lo splendore dei monumenti sepolcrali che ne ornavano i bordi, lungo quasi tutto il percorso, come ancora oggi si vede dalle rovine, e per [...] ), Bituntum (Bitonto), Barium (Bari), Gnathia (Torre di Egnazia presso Fasano), raggiungeva direttamente Brindisi.
La vecchia via percorsa da Orazio per recarsi in Grecia ad accompagnare Mecenate, viaggio che egli descrisse così argutamente nella 5a ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...