ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] a spingerlo ad uccidere la fanciufla, con l'approvazione del fiero padre, il vecchio Publio. Un dibattito sul gesto omicida, la assoluzione dell'Orazio condizionata ad un atto d'umiliazione chiudono la tragedia. Essa, nel contrasto dei sentimenti ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] classici; conosceva a memoria l'Ariosto e Orazio; e non lasciò perdere alcuna possibilità di conoscenza Boyer de Fonscolombe. Essa era diretta a Parma, accompagnata da un vecchio ufficiale ungherese. Qui Henriette si liberò dell'accompagnatore e il C ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] suoi studi furono alcune epistole latine alla maniera di Orazio, brani in prosa sullo stile di Cicerone, a Milano per rivedere il Beccaria, il Frisi, i Verri e altri vecchi conoscenti. Mal gliene incolse, perché il nuovo ministro sardo a Roma, P ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] ., padrone della sola lingua francese, lettore di libri vecchi di decenni o di secoli e di gazzette, finiva 1º dic. 1951, pp. 379-390; C. Martini, Incontro del Leopardi col C., in Orazio, dicembre 1951, p. 78; P. Romano, Il C. e i suoi Diarii, ibid., ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] la Villa; e neppure agli auctores rituali (Ovidio, Orazio ecc.) perpetuamente citati in chiosa alle Egloge. Sischiude Dante e la cultura veneta, Firenze 1966, pp. 335-46;G. Vecchi, G. D. e Dante. La polemica tra latino e volgare nella corrispondenza ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] di brevi vite di poeti greci additati, su indicazione di Orazio ed in linea colla tendenza fillellenica dell'autore, quali esemplari una donna di origine spagnola, il G. fonde i vecchi motivi dell'elegiaca latina con spunti gnomici da Teognide o ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] conti dal 1694), avevano avuto figure di rilievo: Orazio (1648-03), rettore dell'Archiginnasio bolognese, Bernardino (1673-26), procuratore "quella bonomia dell'ignoranza che caratterizzava i vecchi lombardi", non senza una particolare attenzione per ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] satira, coltivò con lunga cura i poeti satirici romani da Orazio a Persio, a Giovenale, dando prova assai presto di che, recatosi nell'autunno del 1711 a Brescia per rivedere alcuni vecchi amici, a causa di un incauto diverbio con un gentiluomo di ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e da quell'intimo spirito che il Carducci definisce come proprio di Orazio ma che è ben del poeta nostro prima che del venosino, e ritenesse di ritrovare in un mondo arcadico libero dal «vecchio cerimoniale» e più conforme, parve a lui come a tanti ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] era di ritorno a Venezia, ad iniziare nel suo vecchio monastero l'insegnamento della filosofia.
Tre anni, proficui, 1601, si rendeva vacante per la morte del suo titolare, padre Orazio Belloti, un'altra diocesi, sita in Dalmazia, ma altrettanto, se ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...