ORAZIO COCLITE (Horatius Cocles)
A. Bisi
Eroe dell'antica leggenda di Roma, che sarebbe morto nella difesa del Ponte Sublicio secondo la versione di Polibio, mentre fonti più tarde che indicano come [...] nemici gli Etruschi di Porsenna riportando l'episodio al 508 a. C. asseriscono che l'eroe si salvò e fu premiato dai Romani.
Una statua bronzea di O. C. fu eretta nel Comizio, probabilmente nel IV sec. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Orazio Vecchi è uno dei più importanti compositori del secondo Cinquecento. È noto soprattutto [...] ; è proprio nel primo libro dei Madrigali a quattro voci di Essenga (1566) che compare il primo madrigale firmato da Orazio Vecchi. In questo modo, seguendo una consuetudine dell’epoca, il maestro presenta il suo giovane allievo, e lo presenta con ...
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Archeologo italiano (Roma 1852 - ivi 1931). Discepolo di G. B. De Rossi, fu direttore del Museo egizio vaticano e del Museo Lateranense, segretario della Pontificia commissione d'archeologia sacra, prof. di archeologia cristiana in varî istituti religiosi romani e poi presso l'univ. di Roma. Diresse il Nuovo bullettino di archeologia cristiana dal 1898 al 1922. Scoprì e illustrò fra l'altro la cripta ...
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Letterato senese (sec. 16º). Trattò elegantemente di varie questioni linguistiche, in alcune operette: De' punti e degli accenti (1566); Della pronunzia toscana (1568); L'arte del puntare gli scritti (1585); Difesa del zeta (1586); I fonti toscani (1598). È autore di un Giudizio sopra il Goffredo di T. Tasso (1582) cui il Tasso replicò con due lettere alle quali fecero seguito un altro suo Discorso ...
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Scultore carrarese (sec. 16º-17º). Nel 1604 ebbe l'incarico, insieme a due altri artisti, di eseguire tre statue in marmo per la fontana del giardino delle Stelle a Parma, e due statue per il monumento sepolcrale di Margherita d'Austria. Il suo capolavoro è la pila d'acqua santa eseguita con F. Pelliccia per la chiesa di Pietrasanta ...
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Architetto militare e idraulico (n. Urbino 1525 - m. Sora), fratello di Francesco. Assistette ai lavori delle fortezze di Savigliano e Montmélian. Diresse la costruzione dei forti di Rumilly, Cuneo, Montalbano e Villafranca. Fu in seguito al servizio della Francia e di papa Gregorio XIII, per il quale attese a opere di fortificazione e idrauliche ...
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Scultore (n. Montevarchi 1550 circa - m. 1625), zio di Francesco. Allievo di G. Caccini, col quale collaborò alle porte di bronzo del duomo di Pisa; eseguì sculture per il giardino di Boboli a Firenze. Furono suoi figli Francesco (m. 1648) e Stefano, intagliatori di pietre dure ...
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Musicista (Roma 1602 - Forlì 1677), appartenente alla Scuola romana. Monaco camaldolese (1617), fu celebre come organista e compositore. Maestro di cappella a Volterra, Forlì, Iesi, Faenza, scrisse messe, salmi, mottetti, litanie, madrigali, introducendo anche nella musica sacra il nuovo stile concertante di ascendenza monteverdiana ...
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Diplomatico (Urbino 1576 - Roma 1653). Ambasciatore a Roma per trattare la devoluzione degli stati ducali d'Urbino alla Sede Apostolica, vi fu trattenuto da Urbano VIII che lo nominò senatore (1633-45): ebbe così inizio la tradizione romana della famiglia ...
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Letterato (n. Firenze 1725 - m. 1790), accademico della Crusca, autore di copiose Note al Lamento di Cecco da Varlungo di F. Baldovini, che illustrano il vernacolo fiorentino. ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...