DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] . und Gegenwart).
A giudicare dalle tendenze che affiorano nella sua opera, il D. fu, probabilmente, allievo diretto di Orazio Benevoli e, comunque, dovette avere grande familiarità con gli ambienti e le scuole musicali della Roma barocca, di cui ...
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CAPPELLO, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque a Bologna intorno al 1525 da famiglia probabilmente di modeste condizioni giacché non se ne trova menzione nelle carte bolognesi di quel tempo. È però [...] Vico Equense: la prima (La vita dell'angelico dottore san Tommaso d'Aquino del vescovo Paolo Regio) fu stampata da Orazio Salviani nel 1580, mentre la seconda, del 1585, fu pubblicata socialmente con Giuseppe Cacchi e probabilmente stampata da questo ...
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DI DONATO, Vincenzo
Alessandra Cruciani
Nacque a Roma il 15 ag. 1887 da Aurelio e da Vittoria Bianchi. Avviato giovanissimo allo studio della musica, entrò nel conservatorio "S. Cecilia" in Roma, ove [...]
Tra le sue composizioni si ricordano: per orchestra: S. Francesco, poemetto per coro e orchestra; Mattino; Carme Amoebeum da Orazio Flacco su imitazione del marchese Ferdinando Fassati del Balzola per tenore, soprano e orchestra (Roma s. d.); Vita e ...
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FILIPPO di Pietro
Mario Infelise
Nato presumibilmente nella prima metà del sec. XV, da Pietro, fu attivo a Venezia come tipografo tra il 1472 e il 1482.
Incerte sono le notizie sulle sue origini; fu [...] De finibus bonorum et malorum, 1475, 1480; Tusculanae disputationes, 1480) e di Aristotele (Opera, 1482; Rhetorica, 1481) quindi Orazio (Opera, 1479) Omero (Iliade, 1477) e Sallustio (Opera, 1480).
La scarsa documentazione rimasta su F. non consente ...
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GRADENIGO, Giorgio
Anna Siekiera
Nacque a Venezia il 10 ott. 1522 da Andrea di Taddeo e da Beltramina de' Gomberti da Udine.
La famiglia patrizia dei Gradenigo era originaria di Grado e per qualche [...] che Tizian la mano e l'arte). Le lettere toccano i temi consueti del genere: letture dei classici (Omero, Aristotele, Orazio e Virgilio), impegni civili e religiosi, doveri morali. La prosa equilibrata ed elegante del G. emerge in talune pagine ...
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BOSCHETTI, Paolo
Gaspare De Caro
Figlio di Giacomo e di Antonia di Gianfrancesco Pallavicini, nacque a Modena, probabilmente nel 1578.
Il padre era stato al servizio dei Farnese, dapprima del cardinale [...] essi a ispirare contro il B. calunnie e satire, per le quali fu per esempio condannato il 31 luglio del 1626 un certo Orazio Baschiera. Ma il B. poté superare tutti gli ostacoli con il favore di Cesare d'Este e con l'appoggio finanziario del Brizzi ...
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GATTI, Giovanni
Angela Lanconelli
Figlio di Silvestruccio di Fazio e pronipote di Silvestro (signore di Viterbo tra 1319 e 1329), fu a capo della fazione cittadina che prese il nome - gattesca - dalla [...] , compianto e celebrato dai suoi concittadini: il vescovo di Viterbo, Giovanni Cicchini dei Caranzoni, Cristoforo Malvicini e Orazio Romano scrissero per lui epitaffi di cui è pervenuta una trascrizione nel protocollo del notaio Cristoforo Malvicini ...
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ALBRIZZI (Albrizio, Albrici), Luigi
Pietro Pirri
Nacque a Piacenza il 10 marzo 1579. Entrò in noviziato nella Compagnia di Gesù a Novellara nel novembre 1594. Perfezionò a Ferrara (1597-99) gli studi [...] . Non mancano ridondanze retoriche, immagini ardite ed anche bizzarre, ma non senza una sobria ritenutezza. Certo, fu un caposcuola. Orazio Grassi, in una sua lettera diretta al generale M. Vitelleschi del 6 genn. 1624 (1625), quando si aspettava l'A ...
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BURAGNA, Carlo
Lovanio Rossi
Nacque a Cagliari, ove fu battezzato il 24 dic. 1634, da Giovan Battista e da Maria Cavada.
Il B., che aveva iniziato nella Sardegna gli studi, dopo l'interruzione causata [...] . Nelle rime è notevole l'adesione ai modelli del Petrarca e cinquecenteschi (Bembo), oltre che a quelli classici (Orazio), non senza l'affiorare, talvolta, di qualche reminiscenza dantesca. La correttezza e la misura dell'espressione, che rarissime ...
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BAVA DI SAN PAOLO, Gaetano Emanuele
Viviana Jemolo
Nato a Fossano (Cuneo) il 7 ag. 1737 da famiglia comitale piemontese, perse il padre, Ercole Giuseppe, all'età di cinque anni, e fu allevato dalla [...] , alla serenità, all'ombra immortale di Federico II (Torino s. d.) e alcune traduzioni di Klopstock, di A. Pope e di Orazio.
Bibl.: E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, III, Venezia 1836, pp. 131-133; T. Vallauri, Storia della poesia in ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...