COMMODUS
S. Ferri
Generalmente spiegato nei lessici con aptus, idoneus, bonus. Il termine ha però ereditato dall'epoca arcaica e dai glossarî dell'epoca varroniana un preciso valore tecnico connesso [...] poca fatica); vi, 5, 2: "vestibula commodiora", contrapposto a "spatiosiora " (vestiboli più piccoli, più stretti). Infine, quando Orazio, nella Ars Poetica (v, 257), parla del giambo che accolse "in iura paterna " i pesanti spondei "commodus atque ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] documentata annovera l'Assunzione di Maria (Forlì, S. Mercuriale) del 1632, in cui il basso continuo dell'influsso di Orazio Gentileschi sembra aprirsi a una nota d'interesse, non isolata, per la pittura di Giovanni Lanfranco; il Miracolo del beato ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] delle teorie peripatetiche prevalenti negli scrittori romani, si ricerca l'utilitas accanto alla voluptas, concetto espresso chiaramente da Orazio (De arte poetica, 343): omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, e raffiorante in Valerio Massimo a ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] prova il favore che ebbe fin dai primordi questo ornato. I primi esempî sono in un pavimento della così detta Villa di Orazio a Licenza della fine del Secondo Stile (vedi sopra) e in un riquadro (è incerto se di periodo più antico) del pavimento ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] trionfante. Anche se allievo di Doyen, il D. seguì le tracce di David che aveva appena dipinto il Giuramento degli Orazi quando il D. entrò nell'Accademia. Qualità dominante nella sua arte è l'immaginazione unita al senso della composizione: "La ...
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Alessandro Schiesaro
Fare pace con Augusto
Mussolini aveva cercato di sfruttare il suo mito a beneficio del regime. Oggi, a 2000 anni dalla morte, è possibile collocare in una luce più obiettiva l’uomo [...] a poter celebrare una serie di bimillenari importanti: nel 1930 quello della nascita di Virgilio, e 5 anni dopo di Orazio; nel 1937, infine, Augusto. La serie storica consentiva lo svolgersi coerente di un programma celebrativo in cui la nascita del ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] è quella convenzionale raffigurata nel rovescio di alcuni contorniati del tardo impero, nel cui dritto appare il busto di Orazio (v. vol. v, pag. 708); Accio è rappresentato come figura seduta ammantata, nello schema del filosofo e letterato greco ...
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BAUER (Pauer, latinizzato Agricola), Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Tedesco, fu attivo in Roma come maestro argentiere dal 1739. Abitò ed ebbe bottega presso S. Maria in Vallicella, poi a piazza [...] e il 2 novembre prese possetso della carica. Nel 1812 eseguì per il Quirinale un Orazio Coclite al ponte e Giustintano che detta il suo codice (l'Orazio Coclite ebbe la ventura di essere collocato nella sala centrale - poi del concistoro segreto - di ...
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BUFFETTI, Lodovico
Franco Barbieri
Nato a Verona da Marziale, farmacista, circa il 1722, fu posto ancor giovanetto dal padre, vista la sua inclinazione per la pittura, alla scuola di Simone Brentana; [...] città. Nel gruppo redazionale composto, sotto la direzione del Baldarini, anche dall'architetto Enea Arnaldi e dallo scultore Orazio Vecchia, spettò al B. fornire il materiale relativo alla pittura (cfr. V. Gonzati, Cat. di alcuni scrittori vicentini ...
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ANGELINI, Costanzo
Mario Pepe
Nacque a Santa Giusta (Amatrice), il 22 ott. 1760. Trasferitosi a Roma con il fratello Lorenzo per studiare lettere presso uno zio sacerdote, si dedicò invece alla pittura [...] Relaz. storica, ove dimostra il vantaggio che reca lo studiar la pittura in Roma, ibid. 1821; la Epistola parenetica sulla Poetica d'Orazio, ibid. 1829. Il Croce cita un volume manoscritto, La pittura tra l'armi. Memorie di C. A. dal 1790 al 1849, di ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...