CIOCCHI (Cioci)
Stella Rudolph
Famiglia di artisti attivi a Firenze dal'secolo XVII all'inizio del secolo XIX.
Clemente, figlio di Michele, fu scultore "non del tutto da disprezzarsi" (Gaburri). Il padre [...] .
Vi eseguì l'arredo della cappella di S. Giuliana Falconieri nel transetto di destra, avviato nel 1760 per volere di Orazio Falconieri sui disegni di Ferdinando Fuga mandati da Roma: spettò all'architetio fiorentino di realizzarli. Nel 1766, un anno ...
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DE FINETTI, Gino
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio dell'ingegnere Giambattista, di antica famiglia di Gradisca, e di Anna Radaelli, padovana, nacque a Pisino d'Istria il 9 agosto 1877. mentre il padre [...] del Circolo artistico - Trieste (presentaz. di S. Benco), Trieste 1924, pp. 40 nn. 22-23, si nn. 4-5, tav. VI; D. D'Orazio, Ritmi di G. D., in Il Piccolo, 5 febbr. 1925; Finetti alla mostra regionale d'arte, ibid., 11 ott. 1928; C. Wostry, Storia del ...
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FIASELLA, Domenico, detto il Sarzana
Piero Donati
Nacque a Sarzana (La Spezia), ove fu battezzato il 12 ag. 1589, da Giovanni e da Chiara Locatelli. Il padre (1564-1630), appartenente ad una famiglia [...] tiranno" per Marcantonio Doria, in Prospettiva, 1980, 23, pp. 38-44; G. V. Castelnovi, La prima metà del Seicento: dall'Ansaldo a Orazio de' Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria, II, a cura di F. Boggero - F. Simonetti, Genova 1987, pp. 70 ...
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FICHERELLI (Ficarelli), Felice (detto il Riposo)
Giovanni Leoncini
Nacque a San Gimignano (Siena) il 30 ag. 1603 (Balzano, 1988, p. 739), forse da un certo Ottaviano (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. [...] fiorentina del Seicento, ibid., VIII (1988), pp. 111, 119 s.; F. Baldassari, Postille a F. F. e a Orazio Fidani, singolari interpreti della "favola barocca fiorentina", ibid., X (1992), pp. 121-127 (con bibliografia precedente); G. Cantelli, I ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] e bizantina, talora con un’ancor più precisa accentuazione dell’elemento prescrittivo, come nel caso dell’Arte poetica di Orazio.
Dal Medioevo al Romanticismo
Ma la riflessione sui g. è caratterizzata anche da periodi in cui il rapporto tra ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] dell'area bergamasca: il noto Angelo annunciante dell'Accademia Albertina di Torino che è stato a lungo attribuito a Orazio Gentileschi.
Caratterizzano le opere del C. l'aspetto coloristico, i pallori lucidi degli incarnati e, in contrasto, i toni ...
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CORBARELLI (Corberelli, Corborelli Coribelli)
Renata Massa
Famiglia fiorentina di intarsiatori di pietre dure operosi a Padova, Vicenza, Modena, Bologna, Brescia e nel Bergamasco nel corso dei secoli [...] si era stabilito col padre si sposò ed ebbe due figli (a uno dei quali funse da padrino di battesimo lo scultore Orazio Marinali). Dall'8 nov. 1680 all'8 nov. 1681 risulta iscritto, col fratello Domenico, alla fraglia dei tagliapietre e muratori di ...
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GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] ) chiarisce l'apporto di Conforto (1625-28) e permette di attribuire la realizzazione della cupola (1633-34) a Orazio Gisolfo, lo stesso architetto che diresse l'esecuzione della scala e della facciata, eseguite dal "piperniero" G. Tommaso Gaudioso ...
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PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] poesia contemporanea (Lucano) rifacendosi ad un più vicino ed attuale modello, quello dell'età di Augusto che aveva dato Virgilio ed Orazio (118,5). Anche nel campo delle arti figurative, i suoi interessi non escono dagli scultori e dai pittori del V ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] un Rattodelle Sabine, un Puttino e un Cupido (Bertoldi, 1974); in una lettera del 1665 al conte di Novellara Orazio Archinto parla di un "quadro" cominissionato al D., troppo impegnato per eseguirlo entro i limiti di tempo stabiliti (Campori, 1866 ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...