BLÜMNER, Hugo
E. Lissi
Filologo ed archeologo (Berlino 1844 - Zurigo 1919). Ebbe come maestri all'Università di Berlino August Boeckh, Gustav Droysen, Theodor Mommsen. Si laureò con una tesi su Luciano [...] sua di filologo è rivolta ad autori greci e latini, quali Sofocle, Teofrasto, Teocrito, Luciano, Pausania, Terenzio, Orazio, Persio, Stazio, Seneca, Gellio, Apuleio. Notevolissimi i suoi studî sulle metafore (Metapher bei Herodot, "Neue Jahrb. Phil ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] lo più di carattere religioso (per es., il Carmen saeculare di Orazio): d’altra parte la natura di quella musica e il preciso più osservare la prosodia arcaica; in Catullo, negli epodi di Orazio e nelle tragedie di Seneca sono trattati al modo greco ...
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GATTI, Riccardo
Gian Carlo Bojani
Nacque a Faenza il 3 apr. 1886 da Francesco e da Angela Liverani. Frequentata la scuola d'arti e mestieri nella città natale, sotto il magistero del pittore Antonio [...] baccariniano: Domenico Baccarini, appunto, e poi Giuseppe Ugonia, Domenico Rambelli, Giovanni Guerrini, Ercole Drei, Francesco Nonni, Orazio Toschi e Pietro Melandri. Con essi condivise una tendenza alla politecnicità nel campo dell'arte all'epoca ...
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ETHOS (τὸ ἔϑος)
S. Ferri
In latino: mos, habitus, indoles moralis. È particolarità della retorica, la quale presentando varî tipi di individuo (l'iracondo, l'avaro, il pio, il rustico, il timido, il [...] sermo, lo stile dell'opera deve imitare la proprietà di ciascuno di essi (Rhetores Lat. min., Halm, 439). Così Orazio contrapporrà una fabula morata, cioè fornita di buona rappresentazione di caratteri, anche scritta male, ad altre scritte con cura e ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] Inst. orat.: ἀλληγορία facit continua μεταϕορά); il suo significato era però piuttosto ampio, se Quintiliano osservava (viii, 6, 44) che Orazio, confrontando lo Stato ad una nave (Od., i, 14) aveva in mente appunto una ἀλληγορία, e già da circa il I ...
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CATONE il Censore (M. Porcius Cato)
A. Longo
Di questo personaggio della storia di Roma (234-149 a. C.) nato a Tuscolo, questore nel 204, pretore nel 198, console nel 195, censore nel 184, leggendario [...] tenace ed aggressivo e lo spirito scontroso e tagliente. Abbiamo di lui anche notizie di carattere fisionomico: aveva capelli rossi e Orazio (Carm., ii, 15, ii) lo chiama intonsus. Plutarco ci dice inoltre (Cato maior, 19, 4) che i Romani gli avevano ...
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Poeta inglese (Lee, Kent, 1867 - Catford 1900); visse, tra la Francia e l'Inghilterra, una vita disordinata. Bilingue, tradusse dal francese (Balzac, Laclos, Voltaire, Zola) per guadagnarsi da vivere. [...] pone, accanto a L. Johnson, A. V. Beardslev, A. Symons, tra i più importanti decadenti anglosassoni del 19º sec.; suoi modelli Orazio, i decadenti francesi e A. Ch. Swinburne (Verses, 1896; Decorations in verse and prose, 1899; Poems, post., 1905). ...
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JACOPO di Paolo
D. Benati
Pittore bolognese documentato dal 1378 al 1426.J. è già detto pittore, residente nella cappella di S. Procolo, in un documento del 31 dicembre 1378, quando donò 100 ducati [...] pagamenti sono registrati in date 24 settembre e 26 novembre. Il 15 aprile 1426 stipulò un atto con il figlio Orazio. Il 1° febbraio 1430 quest'ultimo veniva già detto "quondam magistri Jacobi" (Filippini, Zucchini, 1947-1968, II, p. 131).Questi ...
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MARATTI (Moratti), Francesco
Claudio Gamba
Nacque probabilmente nel 1669 (in base all'età dichiarata nell'atto di morte); il luogo di nascita è generalmente individuato nella città di Padova, dove avvenne [...] collaborazione con Parodi avvenne con tutta probabilità, come ricordano fonti locali (G. Ferrari, in Faccioli), per il Monumento del conte Orazio Secco, intorno al 1686. Al giovane M. si ascrive la figura dell'uomo seduto su una corazza nell'atto di ...
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CANOSA DI PUGLIA (Κανύσιον, Canusium)
O. Elia
Città àpula sita all'estremo limite della Daunia, al confine con la Peucezia, sulla riva destra dell'Ofanto, a circa 20 km dalla foce. Le corrisponde oggi, [...] 102-104; vi, 217).
Della sua origine greca C. serbò sino all'ultimo la tradizione della lingua e l'uso, tanto che Orazio dice (Sat., i, 10, 30) Canusini more bilinguis. La città inoltre coniò monete di argento e di bronzo con leggenda greca (Garrucci ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...