GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] Caetano) i tanti versi a lui indirizzati, gli elogi a lui rivolti, le orazioni al suo cospetto pronunciate. Addirittura, nel prologo dell'Orazia d'Aretino, è la Fama a lodare G. e sin conteso e disputato l'onore dei suoi favori, al punto che Anton ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] e supplito" dalla mano d'Apostolo Zeno grazie al confronto con un "codice cartaceo", databile 1410, inviatogli da Bologna da Orazio Maria Muratori nel 1733.
Rimasto a Lione sino al 26 ottobre, il C., svanito l'appuntamento a Moulins col fratello ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] , in partenza per la Francia per istruire la causa insieme con il nunzio Gaspare Silingardi e al prelato d'origine italiana Orazio del Monte, invitò il G. ad assumere la viceprotezione della Francia, ma egli respinse l'offerta, come aveva fatto anche ...
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ALESSANDRO Farnese, duca di Parma, Piacenza e Castro
Léon van der Essen
Nacque il 27 agosto 1545 a Roma, da Ottavio, allora prefetto della città, e da Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo [...] Spagna, che fecero anche un tentativo per avvantaggiarsi delle supposte ambizioni di lui: nel settembre 1588 il genovese Orazio Pallavicini, confidente di Elisabetta, forse su ispirazione della stessa regina, giunse a fare cauti sondaggi presso A ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] avvicinamento o di contrasto. In particolare, si sa che il M. frequentava il convento di S. Prassede, il cui abate Orazio Morandi fu al centro del famoso processo del 1630 in relazione a varie attività di astrologia giudiziaria condotte nel convento ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] si affiancano distinti e quasi distaccati capitoli di storia della cultura, delle arti e delle lettere, dell'economia e della civiltà. Orazio e Virgilio, Lucrezio e Cicerone, invece, sono per il F. gli elementi e gl'interpreti della società in cui ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] 'essa sollecitata in quel momento da Firenze ("trovandosi questa mattina sul finire del disteso della consaputa Vita"), comunica a Orazio Solimena, nipote dei maestro, di essere stato avvisato dal figlio "che la medesima Vita... sia stata scritta da ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] (oggi Ancona, Pinacoteca comunale), la Madonna col Bambino tra i ss. Carlo Borromeo e Ignazio, commissionata nel 1672 dal marchese Orazio Spada per la cappella di famiglia in S. Maria in Vallicella ma consegnata dal M. solo nel 1679, e la Morte ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] anche alla statuaria (Riedl, A. della G., 1998, p. 170), per il volto tondeggiante rammenta figure di Orazio Gentileschi e degli emiliani (specialmente il Domenichino). La vecchia contadina sembra essere simile a quelle uscite dal pennello di Giovan ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] sono alla base della civiltà letteraria cinquecentesca: accanto ai classici, tradotti, rimaneggiati, volgarizzati - Aristotele, Cicerone, Orazio, Donato - e a Dante, Petrarca, Boccaccio, rivisitati e offerti con un corredo critico, compaiono le opere ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...