Compositore e critico musicale polacco (n. Leopoli, Polonia, 1929). Allievo di A. Malawski (violino e composizione) a Cracovia e di Z. Jachimecki (musicologia) alla Università Jagellonica, insegnante dal [...] sceniche, in cui fa uso di strumenti tradizionali ed elettronici, pezzi per strumento solista e orchestra, brani per pianoforte e vocali, musica jazz. Tra i suoi saggi su problemi di musica contemporanea: Nowa muzyka, problemy wspólczesnej techniki ...
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Clarinettista e compositore francese (n. Bayonne 1935); ha studiato clarinetto e direzione d'orchestra con P. Dervaux. Valido interprete della letteratura per clarinetto classica e contemporanea, è anche [...] M. P. Unit, fondato nel 1971). Apprezzato solista anche di sassofono e bandoneon, è stato tra i fondatori del free jazz europeo e più volte premiato come autore di colonne sonore (, nelle sue improvvisazioni utilizza strumenti quali il sassofono, il ...
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Vibrafonista statunitense (Louisville, Kentucky, 1913 - New York 2002). Giunse alla notorietà dopo il 1936, quando venne ingaggiato da B. Goodman, con il quale realizzò alcuni tra i primi esempî di jazz [...] da camera (con piccoli gruppi) e interrazziale (con l'orchestra). H. si affermò nelle big band che diresse con successo a partire per oltre m ezzo secolo. Primo virtuoso del vibrafono nel jazz, di cui ha sottolineato il potenziale ritmico, si distinse ...
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Nome d'arte dello xilofonista e vibrafonista statunitense Kenneth Norville (Beardstown, Illinois, 1908 - Santa Monica 1999). Dopo studî pianistici si trasferì a Chicago per suonare con l'orchestra di P. [...] curiosità jazzistica alla piena dignità solistica e aprendo la strada all'affermazione del vibrafono. Con B. Goodman e W. Herman negli anni Quaranta, fu anche leader di incisioni con esponenti del jazz moderno (Ch. Parker, D. Gillespie, Ch. Mingus). ...
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Capoorchestra, pianista e compositore afroamericano (Kansas City, Missouri, 1894 - ivi 1935). Iniziatore di un importante sviluppo regionale del jazz, nel decennio 1923-32 sperimentò in formazioni via [...] (con le sezioni di ance e ottoni a contrapporsi in un dinamico gioco di intarsi) e da un'espressività che traeva origine dal blues. L'eredità stilistica di M. fu raccolta da C. Basie, che ne rilevò l'orchestra sviluppando le premesse da lui poste. ...
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Pianista e compositore (Parigi 1896 - ivi 1982). Allievo di A. Gédalge al conservatorio di Parigi, iniziò l'attività concertistica nel 1920 dedicandosi prevalentemente alla esecuzione di musiche contemporanee. [...] duo pianistico. Divulgatore in Europa della musica jazz, nel 1923 aprì e diresse in collab. con J. Cocteau il cabaret "Le boeuf sur le toit". Compose balletti, musiche di scena, concerti per strumenti solisti e orchestra, musica da camera e oltre 200 ...
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Pianista afroamericano (New York 1924 - ivi 1966). Partecipò al Minton's di New York alle sperimentazioni che diedero origine al be bop, affermandosi nell'orchestra di C. Williams (1942-44), quindi in [...] discografico come leader avvenne nel 1947. Assieme a Th. Monk è considerato il fondatore dello stile pianistico del jazz moderno; la sua pur brillantissima carriera fu compromessa da depressioni e gravi malesseri che lo costrinsero a frequenti ...
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Clarinettista, sassofonista e compositore afroamericano (Piedmont, Virginia, 1900 - New York 1964). Divenne famoso nell'orchestra di F. Henderson (1924-27), dove si impose come strumentista e arrangiatore, [...] il linguaggio orchestrale del jazz classico e sviluppando un'articolazione delle sezioni di fiati valida ancora oggi. Dal 1927 al 1931 fu direttore musicale dei McKinney's Cotton Pickers, fondando poi una propria orchestra e componendo arrangiamenti ...
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Sassofonista (Inglewood, California, 1925 - New York 1985); esordì nell'orchestra di Les Brown, insieme al fratello Ray, trombonista. Nel 1941 a New York con B. Sherwood, suonò con T. Powell (1943) e B. [...] Goodman (1944). Nel 1947 fu nell'orchestra di W. Herman, dove acquistò notevole fama come uno dei cosiddetti four brothers e come uno degli iniziatori del cool jazz. Nel 1950 si riunì con B. Goodman, per costituire poi (1959) il Zoot Sims-Al Cohn ...
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Batterista e capo di orchestra, statunitense (Chicago 1909 - New York 1973). Affermatosi nel 1935 con B. Goodman, nella cui orchestra coltivò da precursore il ruolo solistico della batteria, diresse poi [...] quali arrise un grande successo di pubblico. La tecnica innovativa di cui era in possesso ne ha fatto un maestro tuttora considerato un punto di riferimento; la sua popolarità ha contribuito sensibilmente alla diffusione di massa del jazz classico. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazz-band
‹ǧä∫ bänd› locuz. ingl. (pl. jazz-bands ‹... bänd∫›), usata in ital. come s. m. o f. – Espressione con cui vengono indicati genericam. i varî complessi strumentali jazzistici, che possono andare dal trio alla grande orchestra jazz.