LAELIOCATTLEYA
Fabrizio Cortesi
. S'indicano con questo nome le forme ottenute ibridando artificialmente fra loro due specie o varietà diverse appartenenti ai generi Laelia e Cattleya (v.) della famiglia [...] Orchidacee. Si conoscono oltre venticinque forme diverse di Laeliocattleya che si coltivano in serra calda per la bellezza e la vistosità dei loro fiori di color roseo o violaceo con sfumature o striature più oscure o gialle e che presentano ...
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In botanica, corpicciolo tuberiforme, inadatto o non del tutto atto all’utilizzazione dei composti azotati minerali, che si origina in seguito alla germinazione dell’embrione in varie piante (per es. Orchidacee); [...] si nutre e si accresce grazie alla simbiosi con un fungo; dal p. traggono origine più tardi l’apice vegetativo del fusto e quello della radice ...
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In botanica, organo (detto anche cirro) di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili, derivato da metamorfosi del caule (come nella vite), delle foglie (nelle Fabacee) o di [...] radici (alcune Orchidacee). ...
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Organo derivante dalla unione degli stami con il pistillo, caratteristico del fiore delle Asclepiadacee.
Si chiama gimnostemio l’organo che risulta dalla fusione dello stilo con i filamenti staminali, [...] caratteristico della famiglia delle Orchidacee. ...
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zigomorfo In botanica, si dice di apparato od organo che si può dividere in due metà specularmente uguali soltanto con un piano di simmetria; per es., le foglie di fico, i fiori delle Orchidacee. La simmetria [...] z. viene considerata come frutto di una ulteriore evoluzione rispetto alla simmetria raggiata, o actinomorfa, a cui si contrappone ...
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Il genere Acerás R. Br. (dal gr. ἀ privativo e κέρας "corno", per mancanza dello sprone del labello) comprende una diecina di specie della flora Mediterranea, appartiene alla famiglia delle Orchidacee, [...] sotto-famiglia Monandre, tribù Ofridine.
La specie tipica è il ballerino, frequente specialmente nell'Italia peninsulare e insulare. Un'erba alta 2-3 dm., munita di due tuberi globosi; con foglie basali ...
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Botanico e zoologo (Lipsia 1793 - Dresda 1879), prof. di storia naturale nell'univ. di Dresda (dal 1820); autore di opere sistematiche botaniche di fondamentale importanza, ottimamente illustrate. n Il [...] figlio Heinrich Gustav (Lipsia 1823 - Amburgo 1889) fu anch'egli botanico; collaborò col padre e scrisse fondamentali lavori sulle Orchidacee. ...
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Particolare disposizione degli organi, per la quale nei fiori ermafroditi è resa impossibile l’autoimpollinazione: a causa della reciproca posizione delle antere e degli stimmi il polline di un fiore non [...] può venire a contatto con gli stimmi dello stesso fiore (per es., in molte piante entomofile, come le Orchidacee). ...
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Ordine di piante Monocotiledoni le cui famiglie erano precedentemente incluse nelle Liliiflore, riconosciuto come ordine autonomo in seguito a studi filogenetici (➔ APG). Insieme agli ordini Liliali e [...] superordine Lilianae. Comprende 30 famiglie tra cui Agavacee, Alliacee, Amarillidacee, Asfodelacee, Convallariacee, Giacintacee, Iridacee e Orchidacee. La monofilia dell’ordine è sostenuta dall’analisi sia delle sequenze di DNA sia della morfologia ...
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GINANDRIA (dal gr. γυνή "donna" e ἀνήρ "uomo")
Carlo Avetta
Nome dato da Linneo nel suo sistema sessuale a una classe, la XX, di piante fornite di fiori ermafroditi ginandri, cioè aventi gli stami saldati [...] col pistillo in un corpo colonnare unico detto ginostemio (v.), che è tipico soprattutto della famiglia Orchidacee. ...
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orchidacee
orchidàcee (o orchidèe) s. f. pl. [lat. scient. Orchidaceae (più anticam. Orchideae), dal nome del genere Orchis: v. orchide]. – Famiglia di piante monocotiledoni rappresentata da specie erbacee terrestri con radici tuberizzate...