Biologia
Variante normale di un cromosoma, non associata a nessun difetto a livello fenotipico. Per es., si presentano di grandezza variabile le zone eterocromatiche vicino al centromero dei cromosomi [...] tipi di sepali, come, per es., nelle poligale; di eterotepalia se vi sono più tipi di tepali, come, per es., nelle Orchidacee. Si chiama eterofillia la differenza di forma che si osserva tra le foglie di alcune piante, in rapporto spesso a fattori ...
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tubero In botanica, organo vegetale ingrossato per abbondante sviluppo di parenchimi di riserva. La tuberizzazione può riguardare tutti e tre i membri fondamentali del corpo delle Fanerogame erbacee, [...] , perciò molti t. sono alimentari (patata ecc.); non mancano altri glucidi, come l’inulina (nel topinambur) o anche zuccheri solubili (nella barbabietola), nonché mucillagini (nelle Orchidacee) e, molto di rado, oli grassi (in Cyperus esculentus). ...
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Combinazione strutturale e funzionale del micelio di un fungo con la radice di una pianta. Le m. si distinguono in: m. endotrofiche (fig. A), quando le ife dei vari funghi dal terreno, dove vivono da saprofiti, [...] , ma se ne trovano esempi anche tra le specie erbacee, persino annue, come il frumento. Molte Ericacee, Gigliacee, Orchidacee ecc. hanno m. endotrofiche, mentre le m. ectotrofiche sono presenti in molte Conifere, Fagacee, Betulacee ecc. Anche i ...
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torsione Sollecitazione di un corpo filiforme, o comunque piuttosto allungato, tendente a far ruotare ogni sezione trasversale di esso rispetto alle altre.
Movimento di rotazione di un corpo o parte di [...] non si possono ridurre in tavole, doghe, remi, pali e simili. Caratteristica è la t. del peduncolo fiorale in molte Orchidacee, che determina la posizione inferiore del labello su cui si posano gli insetti pronubi. matematica Coefficienti di t. In ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] un certo punto si lacera ricadendo sul gambo in forma di anello o di brandelli irregolari.
Nelle radici aeree delle Orchidacee e Aracee epifite v. radicale, o velamen , è l’epidermide (fino a 20 strati di cellule), persistente, costituita da cellule ...
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Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] (➔). La forma dei s. è molto varia; così anche il colore e la grandezza, che va da pochi decimi di millimetro (Orchidacee) a parecchi centimetri (noce di cocco). Il s. può essere rivestito o accompagnato da formazioni di varia origine, come l’arillo ...
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In botanica, il periodo del ciclo biologico in cui nella pianta intera o in qualcuno dei suoi organi le funzioni vitali sono sospese o molto rallentate (detto anche riposo, o dormienza).
Q. delle piante
I [...] i semi si distaccano dalla pianta e l’embrione non è ancora maturo (Caltha, Ginkgo) o è del tutto indifferenziato (Orchidacee). Il tempo necessario all’embrione per acquisire la capacità di accrescersi è detto post-maturazione e può variare da alcuni ...
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Ciascuna delle formazioni filiformi di sostanza cornea, della pelle dell’uomo e degli altri Mammiferi. Per analogia, formazione del tessuto epidermico nei vegetali.
Anatomia
I p. sono formazioni caratteristiche [...] piante insettivore (Pinguicula, Drosera) che secernono enzimi proteolitici. Vi sono anche p. alimentari: sui tepali di certe Orchidacee tropicali (Maxillaria e altre) esistono fitti e grossi p. unicellulari ricchi di protidi, liquidi ecc., che sono ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce [...] ed è munita di numerosi peli assorbenti (per l’epidermide pluristratificata che forma il velo radicale in certe Orchidacee, ➔ velo). Essa è di breve durata: all’epoca della sua scomparsa, le sottostanti cellule della corteccia suberificano le ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] ’ulteriore sviluppo formerà l’asse epigeo, ossia il fusto. In alcune piante l’e. è indifferenziato, come nelle Orchidacee, nelle quali consta di una masserella di cellule meristematiche che non mostra neppure un accenno di differenziazione in fusto ...
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orchidacee
orchidàcee (o orchidèe) s. f. pl. [lat. scient. Orchidaceae (più anticam. Orchideae), dal nome del genere Orchis: v. orchide]. – Famiglia di piante monocotiledoni rappresentata da specie erbacee terrestri con radici tuberizzate...