DESCALZI, Ottonello
Benjamin G. Kohl
Nato alla metà del sec. XIV, probabilmente ad Este (prov. di Padova), da una ricca famiglia di mercanti di lana, che risiedeva in Padova nella contrada S. Matteo, [...] Prando e fratello di Domenigino e Partenopeo. Compì studi giuridici nello Studio padovano, ottenendo la licenza in legge suoi fratelli stavano per portare a Mantova la parte degli ordinamenti padovani pertinenti al caso di Margherita e in generale al ...
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MAROI, Fulvio
Antonio Masi
– Nacque il 30 marzo 1891 da Pietro Achille e da Elvira Ranucci ad Avellino, dove frequentò le scuole fino alla licenza liceale.
Ad Avellino, nel 1908, pubblicò Il vino e [...] impostazione metodologica in cui la lettura pandettistica degli ordinamenti civili – appresa dagli insegnamenti di Fadda e Parma dove insegnò fino al 1928, quando si trasferì nella facoltà giuridica di Torino: della stessa fu preside dal 1932 al 1935. ...
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FORCHIELLI, Giuseppe
Paolo Camponeschi
Nato a Roma da Alfonso e da Ersilia Belli il 30 apr. 1885, fu impiegato nell'amministrazione provinciale delle imposte dirette di Roma e vice agente delle imposte [...] la tesi che il regime concordatario veniva a costituire un ordinamento autonomo nei confronti di quelli rispettivi dello Stato e della actiones che fosse idoneo ad abbracciare entrambe le sfere giuridiche.
Egli dedicò la seconda parte dell'opera a ...
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BAITELLI, Lodovico
Gino Benzoni
Nato a Brescia dal nobile Costanzo, vi fiorì nel quarto e quinto decennio del sec. XVII. Studiò all'università di Padova e vi si addottorò in diritto. Tornato a Brescia, [...] Venezia l'abilità di parlatore e le solide cognizioni giuridiche gli valsero, oltre al titolo di conte e pure ricordata la sua breve trattazione sui Confini della città di Brescia d'ordine dell'ecc.mo Senato discritti l'anno 1643 (ms. alla Bibl. ...
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BOSCO, Bartolomeo
Francesco Surdich
Nacque a Genova nella seconda metà del secolo XIV. La sua famiglia apparteneva con molta probabilità al ceto popolare; suo padre è forse da identificare con Gianuino [...] rendita annua di notevole consistenza e ne dettò gli ordinamenti, i quali furono presi come modello per le B., in Per il XXXV anno d'insegnamento di Filippo Serafini. Studi giuridici, Firenze 1892, pp. 327-340;C. Carpaneto da Langasco, Pammatone. ...
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notaio
Il notarius di età romana era uno stenografo al servizio di privati o della pubblica amministrazione. La redazione di atti giuridici fra privati era affidata invece in epoca imperiale prevalentemente [...] ufficialmente, i cui documenti acquisirono valore giuridico assoluto (publica fides). Particolare funzione assolsero una sempre più precisa specializzazione e fisionomia e la loro attività fu vieppiù disciplinata dagli ordinamenti pubblici. ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...