Marginalità sociale
Costanzo Ranci
Introduzione
La nozione di marginalità sociale riflette l'idea che l'organizzazione della società sia fondata non solo sulla disuguaglianza riguardo all'accesso alle [...] e gruppi marginali che premono per una loro partecipazione più stabile al sistema (come i disoccupati o i giovani in di innovazione sociale (v. Park, 1928), di opposizione all'ordine costituito. D'altra parte proprio l'elevato simbolismo della figura ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] , inviando per lo più oggetti di valore artistico. In quella di Palermo, invece, le esigenze di selezione e ordinamento su base etnografica e in relazione ai concreti contesti della vita popolare furono più strettamente seguite. In essa, come ...
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Storia di genere
Simona Feci
Le donne diventano oggetto di storia
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta del Novecento, ricerche dedicate alla storia delle donne si propongono di dare visibilità [...] sul potere, che i «saperi» sono sistemi di ordinamento della realtà, al quale contribuiscono le relazioni sociali attraverso teoretico e filosofico, e di individuare e definire in modo stabile e costante la soggettività «femminile» (S. Piccone Stella, ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....
stabilita
stabilità s. f. [dal lat. stabilĭtas -atis, der. di stabĭlis «stabile»]. – 1. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere stabile, sia in senso proprio, cioè ben basato ed equilibrato, capace di resistere a forze e sollecitazioni...