. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] orientali, per loro natura, sono monaci di un determinato monastero, e non membri di corporazioni più vaste.
L'idea di un ordinebasiliano trae la sua origine da un passo della regola di S. Benedetto (cap. 73), in cui vien citata con encomio la ...
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Prelato (Aleppo 1897 - Roma 1962) dell'ordinebasiliano aleppino. Sacerdote nel 1920, prof. di diritto canonico al Pontificio Istituto "utriusque iuris" (1936-53), segretario della Pontificia commissione [...] per la redazione del codice di diritto canonico orientale (1938) e della Pontificia commissione per l'interpretazione autentica del codice di diritto canonico (1946). Vescovo di Gerapoli (1961) e cardinale ...
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. Congregazione di religiosi armeni, stabilitasi a Genova nel 1307 e soppressa nel 1650. Una bolla di Clemente V (del 10 giugno 1307, da Poitiers) concedeva indulgenze a chi avrebbe aiutato dei monaci [...] nella bolla basiliani, fuggiaschi dalla regione dell'Armenia detta Monte Nero, a fabbricare una chiesa in Genova. Poiché un ordinebasiliano non è mai esistito in Oriente prima del sec. XVII (v. Basiliani), è evidente che Clemente V ha chiamato ...
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Nato a Mammola (Reggio Calabria) il 10 gennaio 1621, morto a Messina il 23 dicembre 1695. Nel battesimo si chiamò Domenico, e fece i primi studî nel seminario di Gerace. Il 23 luglio 1639 vestì l'abito [...] pace dei suoi monaci, dovette portare il cenobio dalla foresta in città.
Un breve pontificio del 24 aprile 1675 lo nominava generale di tutto l'Ordinebasiliano in Italia, carica che conservò fino alla morte. Il suo governo fu un gran beneficio per l ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] dell'italiano, in modo da poter svolgere le sue mansioni senza difficoltà.
Ben presto cominciò a occuparsi dei problemi dell'Ordinebasiliano in Italia e in Sicilia. Nel novembre 1446 fu tenuto nella chiesa dei SS. XII Apostoli un capitolo generale ...
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SIRLETO, Guglielmo
Gigliola Fragnito
- Nato nel 1514 a Guardavalle presso Stilo in Calabria, da Tommaso, di incerta professione, e da una Politi di Cropani, ebbe sei fratelli e una sorella.
Introdotto [...] designato protettore della Congregazione dei catecumeni per la conversione degli infedeli e nel 1571 protettore dell’ordinebasiliano, ciò che gli consentì di inviare Fulvio Orsini a inventariare i manoscritti greci dell’abbazia di Grottaferrata ...
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SABA, santo
Luigi Giambene
Di questo nome furono varî santi nella chiesa orientale, ma il più celebre è S. Saba anacoreta. Nacque a Mutalasca presso Cesarea di Cappadocia nel 439; all'età di 8 anni [...] entrò nell'ordinebasiliano, e nel 456 si recò in Palestina menandovi vita solitaria sotto la direzione di S. Teotisto e poi di S. Eutimio. Nel 483 fondò una laura nella valle del Cedron presso Gerusalemme, ancora esistente col nome di Mar Saba, e ...
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COZZA LUZI, Giuseppe
Vittorio Peri
Nato a Bolsena (Viterbo) il 4 dic. 1837 da Lorenzo e da Teresa Battaglini, in una nobile famiglia, vide svolgersi l'intera sua esistenza nell'ambiente culturale e [...] del C. con la Biblioteca Vaticana risalivano al 24 febbr. 1873, quando, trasferito a Roma alla procura dell'Ordinebasiliano e nominato consultore della Congregazione di Propaganda Fide per gli affari di rito orientale, gli era stato conferito il ...
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BARTOLOMEO il Giovane, santo
Salvatore Impellizzeri
Nacque nei primi anni del penultimo decennio del sec. X, probabilmente nel 981; nella regione calabrese, secondo la Vita più antica scritta da un [...] la persistente tradizione del monastero di Grottaferrata. Il suo nome di battesimo era Basilio, che cambiò in Bartolomeo quando entrò nella vita monastica, nell'Ordinebasiliano. In ancor tenera età, fu affidato per la sua educazione al monastero di ...
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Scrittore romeno (Râciul-de-Câmpie, Turda, 1754 - Sinea 1816). Studiò a Blaj, poi a Roma (1774-79) nel collegio De Propaganda Fide, infine a Vienna. Fino a trent'anni fu monaco basiliano, ma in seguito [...] abbandonò l'ordine. Dal 1782 al 1794, quale direttore delle scuole "uniati", gettò e poi consolidò notevolmente le basi dell'insegnamento romeno in Transilvania. Partecipò alla redazione del Supplex libellus Valachorum (1791), compilò manuali ...
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basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...