(ebr. Iyyōb)
Religione
Protagonista dell’omonimo libro dell’Antico Testamento, menzionato anche in altri passi biblici come esempio di virtù e di pazienza.
Il Libro di G., che appartiene ai Kĕtūbīm o [...] a trovarlo (Elifaz, Baldad, Sofar): gli amici, che parlano nell’ordine in tre cicli (solo nel terzo ciclo manca il discorso di Sofar, Il libro si conclude con un epilogo (cap. 42), di nuovo in prosa, che mostra come G., il quale ha sopportato e ...
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Nome di alcuni santi.
1. Asceta di Edessa (m. principio del sec. 5º) ove, secondo la leggenda, sarebbe fuggito, la sera delle nozze, da Roma. La leggenda assunse varie forme e acquistò grande diffusione [...] 17 luglio.
2. Alessio Falconieri, uno dei sette santi fondatori dell'ordine dei Servi di Maria (Firenze 1200 circa - ivi 1310), il Tatari. Gli si attribuisce una revisione della versione del Nuovo Testamento, che A. avrebbe compiuto, nel testo greco ...
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Teologo biblista (Dieppe 1638 - ivi 1712). Oratoriano (1659; uscì poi dall'ordine per rientravi nel 1662, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a coltivare gli studî biblici), fu per un certo tempo prof. [...] un catalogo di libri orientali della biblioteca della congregazione; ordinato sacerdote nel 1670, si ritirò nella parrocchia di du Nouveau Testament (1695) e una traduzione del Nuovo Testamento dalla Vulgata (1704), arricchita dall'illustrazione di ...
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(lat. Victoria) Divinità romana, personificazione della vittoria, analoga alla greca Nike. Le fu eretto un tempio sul Palatino, votato nel 294 a.C. dal console Lucio Postumio; verso la fine della Repubblica [...] opposizione negli ambienti pagani di Roma. L’ara, ricollocata verosimilmente durante il regno di Giuliano, fu di nuovo rimossa per ordine di Graziano (382) e il tentativo fatto presso Valentiniano II per ottenerne il ripristino da parte di Simmaco ...
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Monaco e scrittore cisterciense (Hexham, Yorkshire, 1110 circa - Rievaulx 1167). Paggio, in gioventù, del re di Scozia David I, fu da questo inviato in missione a Rievaulx (1133); quivi abbracciò la vita [...] e dopo un viaggio a Roma (1141) fu posto a capo, nel 1143, del nuovo monastero di Revesby; dal 1146 alla morte, come abate di Rievaulx, diresse tutte le comunità dell'ordine cisterciense in Inghilterra. Studioso di s. Agostino intese fonderne i temi ...
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Ministro generale dell'ordine francescano (Parma 1208 circa - Camerino 1289), al secolo Giovanni Buralli. Entrato nell'ordine verso il 1233, dopo gli studî a Parigi e l'insegnamento a Bologna, Napoli e [...] il suo ufficio, G. appoggiò la tendenza rigorista dell'ordine, senza indulgere ad attenuazioni della regola. Rispettato anche dagli e subì un processo da parte di s. Bonaventura, nuovo generale, che si limitò a confinarlo nel convento di Greccio ...
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Nome con il quale nei primi secoli del cristianesimo si autodesignarono diverse sette, che si proponevano di rinnovare la purezza di dottrina e di vita della Chiesa dell’epoca apostolica. Una di queste [...] ecc.), accompagnate per lo più da un fervente escatologismo (imminenza del castigo celeste e dell’instaurazione d’un nuovoordine di cose) e da tendenze ascetiche (stretta osservanza dei precetti e dei consigli evangelici, senza distinzioni tra essi ...
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Figlio (n. 956 circa - m. Tenkitten, presso Gniezno, 997) di Slavník, principe della Boemia or., fu educato a Magdeburgo nell'ordine benedettino, ricevendo dall'arcivescovo Adalberto, con la cresima, il [...] diffusione in Boemia della civiltà cristiana e latina. Compiuto un viaggio missionario in Ungheria nel 994-95, nel 996 fu di nuovo a Roma, tornando poi in patria al seguito dell'imperatore Ottone III. Passò quindi in Polonia presso il re Boleslao ...
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Riformatore francescano (Ceva tra il 1460 e il 1470 - Parigi 1517). Francescano (dal 1495 circa) nel convento di Rougemont appartenente alla congregazione dei coletani, assunse subito una netta posizione [...] nelle contese che travagliavano l'ordine, facendosi fautore del graduale ritorno di tutti i francescani, di nuovo riuniti in un'unica grande famiglia, alla stretta osservanza della regola primitiva sull'esempio e sotto l'egida della sua congregazione ...
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Teologo ed erudito (Piacenza 1710 - Torino 1780); domenicano (1726), insegnò in varie università (Napoli, 1737-38; Ferrara, 1750-56; Torino, 1756-70). A Napoli il metodo e la libertà del suo insegnamento [...] e ostilità nell'ambito del suo Ordine, col quale si riconciliò (1745) per intervento di Benedetto XIV con la mediazione del card. A. M. Querini e di G. G. Bottari. Scrisse sull'Antico e Nuovo Testamento, di storia ecclesiastica e filosofica ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....