Nel Nuovo Testamento (Atti degli apostoli e Lettere pastorali) i p. (dal gr. πρεσβύτερος, comparativo di πρέσβυς «vecchio, anziano») sono gli ‘anziani’ della comunità cui è affidato il governo della comunità [...] a differenziarsi dal collegio dei p., così da dare origine all’organizzazione monarchica delle comunità, con la differenziazione dei diversi gradi dell’ordine sacro. Oggi il presbiterato è il secondo grado (sacerdote o prete) del sacramento dell ...
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Ecclesiastico (Parigi 1734 - Ettenheim 1803). Coadiutore (dal 1760) presso la diocesi di Strasburgo, visse per lo più a Parigi, dedito alla vita brillante; ambasciatore straordinario a Vienna (1772), ben [...] alla regina Maria Antonietta; nel 1789 fu inviato agli Stati Generali, ma, di sentimenti controrivoluzionarî, non aderì al nuovoordine e si unì agli emigrati. Si dimise dal vescovato di Strasburgo dopo la firma del concordato napoleonico, nel 1801 ...
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Prelato (Zwolle 1854 - Maastricht 1932); entrato nell'ordine dei Redentoristi (1873), sacerdote (1879), dopo un'intensa attività d'insegnamento, fu chiamato a Roma (1895), ove fu consultore del Santo Uffizio [...] (1896) e (1904-17) fece parte della commissione incaricata di preparare il nuovo codice di diritto canonico. Cardinale (1911) e prefetto di Propaganda Fide (1918), dedicò tutta la sua attività all'incremento delle missioni, di cui curò, dopo la prima ...
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Martire (3º sec.), secondo il racconto tardo e dubbio della Passio, nato a Roma, e recatosi poi in Francia, ad Amiens, per predicarvi la fede cristiana; torturato e carcerato per ordine del prefetto Rizio [...] Varo, tornò a predicare dopo una miracolosa liberazione, ma fu di nuovo arrestato e decapitato. Oggetto di culto assai intenso già nel sec. 6º; festa: 31 ott.; invenzione delle reliquie: 25 giugno. Tra le località intitolate a s. Q. vanno ricordate, ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), forse di Treviri; laico, dopo alcuni anni di matrimonio si ritirò a vita ascetica a Lérins; quindi, divenuto sacerdote, visse a Marsiglia. Nel De gubernatione Dei (8 libri, [...] della sua legge. È uno scritto di grande importanza come tentativo di separare la causa della romanità da quella del cristianesimo e di facilitare l'avvicinamento delle popolazioni cristiane al nuovoordine politico che si andava costituendo. ...
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Benedettino, arcivescovo di Lione (n. in Borgogna - m. a Roma 1052). Abate di S. Benigno in Digione (1031), propugnatore della riforma cluniacense, non accettò (1042) da Enrico III la cattedra di Lione [...] stato dispensato (1046) dal giuramento di fedeltà. Rappresentò l'autorità pontificia in Roma nell'interregno dopo la morte di Damaso II (1048), e di nuovo rappresentò Leone IX durante i viaggi di questo in Francia e Germania (1049). È venerato (nell ...
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Gesuita (n. nel Derbyshire 1564 - m. Roma 1637), missionario in Inghilterra durante il regno d'Elisabetta. Si hanno di lui parecchi opuscoli religiosi molto diffusi tra i cattolici inglesi e una relazione [...] della sua prigionia nella torre di Londra. Fuggito dal carcere (1597), fu a Roma, in Belgio e di nuovo a Roma, in collegi del suo ordine. ...
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Cisterciense (n. Piacenza 1173 circa - m. 1218). Monaca e poi badessa (1198 circa) di S. Siro, si adoperò (1206) per la pacificazione tra la sua città natale e Innocenzo III. Avendo poi (1216) abbracciato [...] la riforma del suo ordine, fu superiora del nuovo monastero di Montelana, poi trasferito altrove (1217). Festa, 25 (nell'ordine, 26) aprile. ...
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Domenicano (Strassen, seconda metà del sec. 15º - Colonia 1535), entrò nell'ordine a Colonia, studiò e insegnò a Colonia, Lovanio, di nuovo a Colonia. Scrisse molte opere tra le quali un poco accurato [...] (ma molto diffuso) Catalogus haereticorum (1520-22), in continuazione di quello di Nicola Eymerich, nel quale combatte Lutero ...
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Discepolo di s. Benedetto (sec. 6º), al quale sarebbe stato affidato all'età di sette anni; fu poi uno dei suoi primi compagni nel nuovoordine. Da una tarda leggenda è stato identificato con l'omonimo [...] santo martire siciliano. Entrambi sono commemorati il 5 ottobre ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....