MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] , p. 29); ugualmente perduta è la tela per la chiesa deicarmelitani di S. Giacomo, che raffigurava la Vergine e s. Simone infatti apparteneva, come l'Oratorio vicentino di S. Nicola, all'Ordinedei teatini, per il quale il M. aveva già lavorato a ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] al clero. Nel 1600 presiedette il capitolo deicarmelitani della Congregazione di Mantova, tenuto a ; B. Mazzara, Vita del venerabile F. G., ministro generale di tutto l'Ordinedei frati minori, vescovo di Mantova, Roma 1906 (ristampa, a cura di F.M ...
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FILIPPO Benizi, santo
Franco Andrea Dal Pino
Nacque a Firenze, nel sestiere d'Oltrarno, nel 1233, da Giacomo e da una Albaverde. I suoi dati biografici divengono sufficientemente precisi solo dopo la [...] IV, che riprese contatto anche con gli eremiti carmelitani e agostiniani. Sotto di lui e il francescano M. Suárez, Un nuevo codice de la "Legenda b. Philippi", in Studi storici dell'Ordinedei Servi di Maria, XIV(1964), pp. 48-71; G. M. Besutti, La " ...
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CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] ; egli cercò di far fronte alla decadenza della disciplina del clero regolare, in particolare degli Ordini mendicanti e deicarmelitani, promuovendo riforme, per esempio tra gli agostiniani eremitani, e introducendo i camaldolesi. Intervenne come ...
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CURRADI, Francesco
Ludovica Trezzani
Figlio dello scultore Taddeo di Francesco detto Battiloro e di Stella Ghini, nacque a Firenze nel 1570.
La prima formazione avvenne, secondo il Baldinucci (1681-1728), [...] avvenuto nel 1633, quando il C. fu nominato cavaliere dell'Ordine di Cristo da Urbano VIII (Colnaghi, 1928). Secondo alcune l'Apparizione della Vergine a s. Andrea Corsini nella chiesa deiCarmelitani e la Nascita di Cristo già nel convento di S. ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] più tardi perfezionò gli studi di teologia a Padova, probabilmente presso la scuola del suo Ordine. Nel 1549 partecipò a Venezia al capitolo generale deicarmelitani e ottenne il grado di dottore. In occasione della Quaresima del 1550 tenne la sua ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] al capitolo di Bruges fu eletto priore deicarmelitani. L'importante posizione occupata gli consentì di attuare il progetto che più gli stava a cuore, e cioè lo sviluppo degli studi nell'Ordine carmelitano, che fino a quel momento aveva privilegiato ...
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DOMENICO di Lorenzo (Domenico da Lucca)
Oscar Mischiati
Nacque a Lucca nel maggio (fu battezzato il 28) del 1452 da maestro Lorenzo di Domenico. Apprese molto probabilmente l'arte organaria dal padre [...] stipulazione venne fatto riferimento all'organo della chiesa deicarmelitani di Padova: è possibile che anche questo strumento numero complessivo era anche maggiore per la presenza del "terzo ordine" (l'espressione è ripetuta in tutti e tre i progetti ...
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GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] , concretizzatasi nel 1513 quando, grazie ai buoni uffici del G., protettore deicarmelitani dal 1508, lo Spagnoli fu eletto priore generale del suo Ordine.
Dopo aver completato la sua formazione, proseguita negli anni seguenti nello Studio ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] quinta cappella della navata destra nella chiesa deiCarmelitani di Modena. Eseguita entro il 1700, , 108; G. Barsotti, Lucca sacra, Lucca 1923, p. 212; E. Riccomini, Ordine e vaghezza: scultura in Emilia nell'età barocca, Bologna 1972, pp. 57-60; G ...
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sabatino
agg. [der. di sabato], non com. – Di sabato, del sabato, che ha luogo il sabato: cena s. o, ellitticamente, come s. f., sabatina (v.); corsi di inglese sabatini e domenicali. In partic.: legge s., quella emanata nel 1802 dal re d’Etruria...
pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo,...