ANSELMI, Giorgio
Raffaello Brenzoni
Nacque da Francesco di Battista e da Barbara a Badia Calavena (Verona), dove fu battezzato il 19 maggio 1722, secondo l'atto rintracciato dal Brenzoni (Badia Calavena, [...] stesso compilò, all'età di cinquant'anni, un lungo elenco in ordine cronologico delle sue opere (cit. da D. Zannandreis, m. 1836 s. Pietro Martire e affreschi vari nel convento deidomenicani, oggi completamente demolito (tutte a Verona); affreschi ...
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WIENER NEUSTADT
B. Bastl
(Nova Civitas nei docc. medievali)
Città dell'Austria, nell'omonimo distretto amministrativo, situata nella pianura dello Steinfeld.Notizie sulla fondazione della città provengono [...] (monastero e chiesa di St. Peter an der Sperr, od. Stadtmus.), i Domenicani, i Frati Minori e i membri dell'Ordinedei Cavalieri Teutonici. Gli edifici monastici sorti a quell'epoca facevano parte dell'impianto fortificato, così come il monastero ...
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TURKU
C.J. Gardberg
(svedese Aabo)
Città della Finlandia sudoccidentale, posta alla foce del fiume Aura; è il centro urbano più antico del paese, di cui fu capitale fino al 1812.
L'insediamento umano [...] , si trovava l'unico convento della città, quello deiDomenicani, che fu costruito nel 1249, mentre in prossimità della trasformata in castello chiuso, sul modello degli impianti dell'Ordine teutonico; un secolo dopo, il corpo principale comprendeva ...
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Nome di varie sante: 1. C. (Ecaterina) d'Alessandria. - Vergine di Alessandria che, secondo una passio leggendaria risalente ai secc. 6º-7º, e altri testi più tardi, sarebbe stata torturata e decapitata [...] ma, giudicata a Firenze (1374) dal capitolo generale deidomenicani, fu assolta. L'anno dopo Gregorio XI affidò ott. 1970; festa, 29 aprile. n Raffigurata con le vesti dell'ordine domenicano, C. ha generalmente come attributi il giglio, il libro o il ...
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Predicatore e pubblicista (Receysur-Ource, Borgogna, 1802 - Sorèze, Tarn, 1861). Passato, ventiduenne, dalla miscredenza alla fede, dopo gli studî nei seminarî di Issy e St.-Sulpice a Parigi fu ordinato [...] in Francia dell'ordine domenicano del quale entrò a far parte pronunciando i voti a Viterbo (1840); riprese le conferenze a Notre-Dame e in altre città (eletto deputato nel 1848, si dimise) e come superiore deidomenicani fondò conventi, finché ...
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Teologo (Saint-Pourçain-sur-Sioule, Allier, tra il 1270 e il 1275 - Meaux 1334 circa). Domenicano, nel 1312 maestro di teologia a Parigi; fu lector sacri palatii ad Avignone. Anteriore al 1308 è la prima [...] antitomista - che modificò (in partic. libri 2-4) dopo il Capitolo generale deidomenicani a Saragozza nel quale Tommaso d'Aquino fu proclamato dottore dell'ordine; tuttavia il capitolo di Metz (1313) condannò le dottrine di D. poi specificate ...
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Teologo domenicano (Napoli 1547 circa - Roma 1643), uno dei più dotti dell'epoca. Prof. nel collegio di S. Tommaso in Roma (1610), reggente dello studio di Taranto, promotore e vicario generale dell'ordine, [...] scrisse in difesa deidomenicani (Vox turturis seu de florenti usque ad nostra tempora ... sacrarum Religionum statu, 1625) in polemica con R. Bellarmino (che contro gli ordini religiosi aveva scritto nel De gemitu columbae); l'opera ha il suo ...
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Domenicano (Capua 1330 circa - Norimberga 1399); fu (1374-77) padre spirituale e allo stesso tempo discepolo di santa Caterina da Siena, della quale scrisse la biografia Legenda maior (1393 circa). Maestro [...] generale deidomenicani dal 1380 fino alla morte, operò attivamente per la riforma dell'ordine e per un ritorno alla primitiva austerità. ...
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órdini religiósi Nella Chiesa cattolica, società di vita comune, approvate dall'autorità ecclesiastica, i cui membri improntano la loro vita ai principi della perfezione evangelica ed emettono i tre voti [...] tra essi i benedettini, i camaldolesi, i cistercensi, i certosini. Gli ordini mendicanti attendono alla vita apostolica più dei monaci; tra di essi troviamo i domenicani, i francescani, gli agostiniani, i carmelitani, i trinitari. I chierici regolari ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...