CONTARINI, Alvise
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 23 genn. 1537 da Vincenzo di Alvise e da Andriana Bernardo, che il padre aveva sposato in seconde nozze.
Il ramo del casato Contarini cui egli apparteneva, [...] devota ammirazione per i gesuiti, la consapevolezza dell'importanza della formazione dei giovani gentiluomini, cui 167 s. (particolarmente interessante la n. 100, dove si spiega l'ordine fittizio dato dal C. alle opere dello zio card. Gasparo). Cfr. ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Giuseppe
Marina Formica
Nacque a Genova l'11 nov. 1751 dal principe Giovanni Andrea Doria e da Eleonora Carafa della Stadera, figlia del duca d'Andria.
La prima educazione gli [...] a Roma. Qui fu fatto entrare nel collegio dei nobili, retto dai gesuiti. Quando la Compagnia fu espulsa dagli Stati borbonici 'ottobre dell'anno successivo: il 18 luglio 1773 fu ordinato sacerdote in previsione di una consacrazione vescovile, che - ...
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DELLA TORRE, Giovanni Maria
Ugo Baldini
Nacque a Roma, secondo diverse fonti, il 16 giugno 1710 (ma l'iscrizione sottostante al suo ritratto pubblicato nelle Nuove osservazioni intorno la storia naturale [...] un quarantennio il protagonista, accanto ai gesuiti del collegio dei nobili, della diffusione della nuova scienza nel 1756 lo nominò suo bibliotecario, con l'incarico di ordinare anche il museo Farnesiano (poi Reale) allora a Capodimonte, incarico ...
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ERCOLANI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 17 ott. 1758, penultimo maschio del senigalliese Ascanio dei marchesi di Fornovo e Rocca Lanzona, patrizio di Senigallia [...] , e neppure ricevuto, a quanto pare, gli ordini minori. L'ultimo suo atto pubblico di rilievo prima di diventare prelato aveva avuto luogo il 7 agosto nell'oratorio dei nobili della chiesa del Gesù, quando alla presenza del papa, dopo la lettura ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] quello - come nella questione della grazia fra domenicani e gesuiti, nelle controversie del 1607-1609 sull'opera di Giacomo I Germania, delle Fiandre e di parecchi ordini (tra cui quelli dei domenicani e dei camaldolesi), e di titolare (dall' ...
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CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] degli Ordini mendicanti e dei carmelitani, promuovendo riforme, per esempio tra gli agostiniani eremitani, e introducendo i camaldolesi. Intervenne come mediatore negli aspri dissidi dottrinali e disciplinari insorti tra domenicani e gesuiti ...
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MAGLIONE, Luigi
Francesco Malgeri
Nacque a Casoria, presso Napoli, il 3 marzo 1877, da Nicola e da Maria Gaetana Cortese. Compiuti gli studi ginnasiali nel seminario di Cerreto Sannita (1889-91), frequentò [...] all'Apollinare. Il 25 luglio 1901 venne ordinato sacerdote a Roma, nella chiesa di S. domenicano M.-V. Bernadot, dal gesuita G. Desbuquois e dal sulpiziano la chiara posizione assunta dal pontefice a favore dei Polacchi. Di lì a qualche mese, il ...
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GHETTI, Andrea (Andrea da Volterra)
Guido Dall'Olio
Nacque a Montecatini Val di Cecina, presso Volterra, intorno al 1510. Del padre si conosce soltanto il nome, Jacopo. Nel 1524 o 1525 entrò nel convento [...] poté farlo a causa dell'opposizione dei domenicani ferraresi, che convinsero il duca facoltà di ricoprire incarichi nell'ordine; il G. era obbligato a in giro voci malevole sul conto del gesuita Benedetto Palmio durante la predicazione quaresimale di ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] presso la scuola del suo Ordine. Nel 1549 partecipò a Venezia al capitolo generale dei carmelitani e ottenne il grado G.P. Nazari, il giurisperito G. Torriani e due gesuiti. In questo periodo il L. lasciò definitivamente le proprie mansioni ...
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DAVIDICO, Lorenzo
Carlo von Flüe
Paolo Lorenzo Castellino nacque nel 1513 a Castelnovetto nella Lomellina (diocesi di Vercelli, provincia di Pavia), da Giorgio di Davide e da Giovanna sua moglie. Lasciò [...] sottomettersi all'obbedienza del gesuita Oliviero Manara, il quale ricevette l'ordine dalla casa madre di -1574), in La Scuola cattolica, XI,1912), pp. 164-87, 282-97; Id., Storia dei barnabiti nel '500. Roma 1913, pp. 40, 87, 115 s., 244, 272 ss., ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...