AZEGLIO, Roberto Taparelli marchese d'
Narciso Nada
Nacque a Torino il 24 sett. 1790 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè. Nel 1800, essendosi la famiglia trasferita a Firenze in conseguenza dell'occupazione [...] al progetto di legge Rattazzi per la soppressione degli ordini religiosi e per la vendita dei loro beni.
Pirri (Carteggi del padre Luigi Tapparelli d'Azeglio della Compagnia di Gesù, in Bibl. di storia ital. recente, XIV, Torino 1933). ...
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FERDINANDO di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla
Marina Romanello
Nacque a Parma il 20 genn. 1751, secondogenito e primo maschio del duca di Parma Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta [...] pour l'instruction du Prince de Parme (Paris 1769-73). Con i gesuiti J.-F. Le Sucur e F. Jacquier, lo storico abate G. Bonnot drammatico l'impossibilità di contenere i cambiamenti del vecchio ordine entro i limiti di riforme parziali.
Il torpore ...
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PALMA di CESNOLA, Luigi
Roberto Damilano
PALMA di CESNOLA, Luigi (Louis). – Nacque il 28 giugno 1832 a Rivarolo Canavese, vicino a Torino, da Maurizio e da Eugenia Ricca di Castelvecchio.
La famiglia, [...] aiuto della famiglia del dottor William Kennedy e del padre gesuita Giuseppe Bixio, fratello di Nino, già luogotenente di Garibaldi. 1864 ricevette dal ministro della Guerra Edwin Stanton l’ordine di raggiungere il generale Philip Henry Sheridan con ...
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Nato nel 1843 a Santa Maria di Licodia (Catania) da famiglia di proprietari terrieri, a quindici anni era già fra i rivoluzionari sospetti al governo borbonico. Laureatosi in giurisprudenza, si stabilì [...] sul Dovere di Genova del 12 giugno 1871, il governo ne ordinò lo scioglimento e il sequestro degli atti. Riapparsa però, poco città, meeting terminato con un assalto al palazzo dei gesuiti.
Con l'"Indirizzo ai superstiti della Comune" il distacco ...
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Botero, Giovanni
Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544-Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò l’ordine nel 1580. Dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] incaricato da Carlo Emanuele I di Savoia di una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò Federico Borromeo giovinetto a Roma, e quivi si stabilì per 14 anni, pur facendo frequenti viaggi in Italia ...
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Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] scrisse: De immaculato Deiparae semper Virginis conceptu, 3 voll., 1854-55). Per motivi non chiariti uscì dall'ordine (1859), ottenendo da Pio IX la secolarizzazione e la cattedra di filosofia della Sapienza. Dopo un incontro (1860) con Cavour, ...
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Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere [...] sforzi verso il Baltico, dove la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico gli offriva l'occasione per sottomettere la ) presero Narva. Solo la mediazione del papa, che inviò il gesuita Possevino, condusse la Moscovia a una tregua con la Polonia (1582 ...
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Storico e pensatore politico (Talavera de la Reina 1536 - Toledo 1624), gesuita. Prof. di esegesi a Roma (dal 1561) e più tardi di teologia a Parigi (1569). Tornò in patria nel 1574. Nella sua opera principale, [...] sovrano, abusando del suo potere, danneggia la patria, le leggi, la religione; l'opera fu condannata dal superiore dell'ordine, C. Acquaviva. Molto scalpore suscitò anche il De monetae mutatione (parte dell'opera Tractatus septem, 1609), che accusava ...
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Uomo politico spagnolo (Milano 1666 - S. Ildefonso 1736), di nobile famiglia aragonese; gesuita in Italia, lasciò l'ordine per seguire in Spagna Filippo V di Borbone e riuscì sagace amministratore durante [...] la guerra di successione spagnola; fu poi intelligente collaboratore di Alberoni. Intendente generale della Marina (1717), quindi in breve disgrazia a Bruxelles (1725), fu dal 1726 alla morte il vero primo ...
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Storico ed erudito spagnolo (Palermo 1744 - Valenza 1817). Gesuita, per l'espulsione del suo ordine dalla Spagna, passò in Italia e visse a Ferrara e a Roma. Interprete della storia nazionale e nello stesso [...] tempo acuto spirito critico, nella sua Historia crítica de España y de la cultura española (1783-1805) libera la storia da pregiudizî ed errori tradizionali, peccando talora per un atteggiamento ipercritico. ...
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gesuato
geṡüato s. m. [der. del nome di Gesù]. – Religioso appartenente all’ordine fondato dal beato Giovanni Colombini (1360) e soppresso nel 1668; i gesuati, particolarmente devoti di san Girolamo (perciò detti anche g. di san Girolamo),...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...