Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] con cui A. Smith intese teorizzare l’esistenza di un ordine naturale provvidenziale che, al di là delle intenzioni dei singoli, negazione è un risultato dell’approfondimento riflessivo dell’esperienza religiosa: il buddhismo, per es., esclude la p., ...
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Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] è di ordine politico-sociale. Il problema di Comte è quello della riorganizzazione della società su basi scientifiche. Il dello spirito associativo e del sentimento altruistico, che diventa anche sentimento religioso, avente come nuovo dio l'Umanità. ...
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Medico e filosofo naturale (Colchester 1540 - Londra 1603). Compiuti gli studî a Cambridge, a trent'anni si trasferì a Londra dove divenne medico di fama. In vita pubblicò solo il fortunato De magnete, [...] et de magno magnete tellure (1600). Un motivo quasi religioso anima l'opera: conoscere la Madre Terra non con Madre, dalla cui forza deriva la compattezza del globo, il cui "ordine" è tipico della natura terrosa dei metalli. Di questi G. propone una ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] quello di «Via» per eccellenza, cioè la «legge» secondo la quale si attua l’universo; di qui il significato di «ordine» e quindi di «principio assoluto» che il d. ha in tutto il pensiero cinese, sia pure diversamente concepito nei singoli indirizzi ...
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Matematico e filosofo (Venezia 1623 - Padova 1697), dapprima religioso dell'Ordine dei gesuati, quindi (dal 1668) prete secolare. Fu allievo di B. Cavalieri e dal 1662 insegnò matematica all'univ. di Padova; [...] nelle sue opere di geometria, del periodo 1654-1667, attese a continuare e completare le ricerche di B. Cavalieri e di E. Torricelli. Dopo il 1667 si dedicò alla studio di problemi meccanici e fisici, ...
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Storico e filosofo ebreo (Cordova 1110 circa - Toledo tra il 1170 e il 1180); scrisse una storia del giudaismo e dei suoi dottori Sēfer sēder ha-qabbālāh ("Il libro dell'ordine della tradizione"), di scarso [...] critico, ma che è stata per secoli la base della storiografia giudaica, e un'opera filosofica in arabo al-῾Aqīda ar-rafī ῾a ("La credenza elevata"), nella quale cerca di amalgamare la filosofia di Aristotele col pensiero religioso del giudaismo. ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] suo successo non effimero si spiega con il convergere di almeno tre ordini di fattori. Come i movimenti neoinduisti della tradizione vedantica, anche lo Zen è un tipo di f. religiosa che, di per sé, non rifiuta il mondo, ma mira essenzialmente (per ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] riduzione dei sette re a personificazioni d'istituti giuridici o religiosi, la posticipazione a tempi più bassi del complesso di fluida si trasforma in torbida, da pacata in nervosa, da ordinata in disordinata, da metodica in confusa; e, ch'è più ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] umano in generale (Cohen 1976). Per complesse ragioni di ordine sociale e culturale, ben illustrate da una lunga tradizione il 1277 era effettivamente stato l'anno in cui un tabù religioso operò a favore della libertà delle ipotesi scientifiche (p. 9 ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] sue tragedie e a denunziare come scandalose le sue opinioni religiose e politiche. Nel 1740 intraprende un viaggio alla corte e soprattutto combatté con asprezza la negazione delle idee di ordine e di disordine, rigettate da D'Holbach come puerili ...
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religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...