Il nome BeatriceLa Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice (cfr. V.n., II 1-2). Due solenni perifrasi astronomiche lo fissano nel nono anno di vita dei due personaggi: Dante sta per [...] direzione “discendente” di questo saluto: «’l su’ dolcissimo salutare mi giunse […] le sue parole si mossero per venire a’ miei orecchi» (V.n., III 2). Come Dio fa scendere il suo amore disinteressato sull’uomo, così questo saluto discende su Dante ...
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Marco BerissoDocumenti sulla neoavanguardiaMilano, Edizioni del Verri, 2023 Che cosa rende una raccolta di saggi un «macrotesto» e non un accrocco di materiali riciclati dai container delle miscellanee [...] disposto a dare tutto al suo novissimo pubblico (informazioni letterarie e storiche, aneddoti, persino qualche divertente tirata d’orecchi ai colleghi). A una sola condizione: che la trottola dell’interpretazione critica non smetta mai di girare. Ed ...
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Flavio SantiQuanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)Massa (MS), Industria & Letteratura, 2020 La poesia di Santi si muove […] come prodotto di un’implosione dentro un magma al cui formarsi concorre [...] finestra amaratra le venettedegli stipiti.Era stato il telefonoQuando si infilavaCome una serpe traI nostri orecchi.Era stato questoUso del verboImperfetto.La correnteelettricapassa peri fili, dici checi possa aumentareil voltaggio d’affetto ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] . Emilio si sorprese che il nome non dispiacesse ad Angiolina; ella non se ne adirò mai e quando il Balli glielo urlava nelle orecchie, rideva come se qualcuno le avesse fatto il solletico.Ma Stefano Balli non è l’unico a giocare con quei nomi. La ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] alcuni di questi nomi, erano proprio tipici delle classi meno elevate e dunque saranno suonati ai suoi orecchi come realistici. Pirandello e le opinioni di Cavazzoni, Sanguineti e SavinioIn Pirandello il nome cangiante, perdibile e riacquistabile ...
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Maurizio Trifone«Lo latino è perpetuo». Parole attuali di una lingua anticaRoma, Carocci, 2024 Ordinario di Linguistica italiana e di Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Teoria e Tecnica del [...] si guarda in bocca, Il lavaggio del cervello, Non capisci un kaiser!, Andare in collera, Lupus in fabula, Avere del fegato, Tirare gli orecchi a qualcuno, Sei la pupilla dei miei occhi ecc. Al lettore il piacere di scoprirne storia e significato. ...
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Da molti anni alcuni musei hanno cominciato a dotarsi di strumenti dedicati alla fruizione degli allestimenti artistici e degli ambienti che li accolgono da parte dei più piccoli: didascalie, pannelli collocati ad altezza bambino, schede mobili con ...
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orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...
orecchiabile
orecchiàbile agg. [der. di orecchio, col suff. -abile degli agg. deverbali]. – Di musica o motivo musicale che, per la semplicità del tessuto melodico, si può facilmente imparare e ripetere a orecchio; si dice anche di versi e...
Rito («apertura degli orecchi») che precedeva il battesimo cattolico: il sacerdote bagnava di saliva le orecchie – così aperte ad ascoltare la parola di Dio – e le narici del catecumeno, ripetendo il gesto e le parole di Gesù («Ephphetha, quod...