Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] , a piè d'un chiaro rivo, - si batte il petto e, sospirando, a Dio - del suo grave fallir chiede perdono! - Sentirebbe l'orecchio - del sasso i colpi e de la voce il suono, - se del vicino rio - non fusse il mormorio...»; o in questa Madonna del ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] des temps homériques...", ecc.). Anche Flaubert è echeggiato dall'Oriani: ‟Adulterio! Scrivo questa armoniosa parola, che mi accarezza l'orecchio come una musica altra volta intensamente gustata. Se ti dicessi, Anselmo, che questa è per me la forma ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] giovani; ma critiche che non avvertivano che la fama del Romagnosi, anche a chi la riconosceva per così dire ad orecchio, veniva incontro a una esigenza profonda del sentimento nazionale, allora, l'esigenza di esibire i titoli della nobiltà, se non ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] una buona sintonia con le propensioni toscane. Gli ottonari del genere dottrinale avrebbero imposto costrizioni al discorso che nell'orecchio di Bono risonava col ritmo della prosa latina (echi vicini e lontani: di Boezio, Prudenzio, san Gregorio; e ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] . Qui il B. afferma che il buon traduttore deve non solo conoscere perfettamente le due lingue, ma possedere un "orecchio severo", una vasta perizia dell'argomento trattato e la capacità di immedesimarsi compiutamente nel carattere e nello stile dell ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] ); o le liriche di Affrica. Basta la sua intransigenza verso Depretis. È vero, come dice il Croce, ch'egli aveva «nell'orecchio l'onda dei Giambi ed epodi carducciani»,16 ma quell'affinità fu di carattere essenzialmente formale : ché non si dovrà ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] sole, e coi capelli canuti e bianchi come lana, e non eran lunghi se non infino al collo».
Chi scriveva, aveva negli orecchi le musiche più imperiose della parola antica e della parola ascoltata in chiesa, tra gli inni e le luci; e insieme scopriva ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...