FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] e riesumate nel 1554 da P.P. Vergerio) il Berni si rivolge al Fregoso così: "0 buon Fregoso, che hai chiuso l'orecchio / a le sirene della poesia, / e ti stai nell'etemo e vivo specchio, / lieto godendo la Filosofia / ora del nuovo Patto, ora ...
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LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] rimase prigioniero per cinque mesi, durante i quali subì ogni sorta di tortura: gli furono asportati cinque denti e l'orecchio sinistro. Pagato un ingente riscatto, infine, tornò libero.
Rientrato a Firenze nell'ottobre del 1324, chiese al Comune di ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] del suo regno, non come sovrano d'Italia ma come re dei Goti. Fu in quest'occasione che prestò orecchio agli avversari di Simmaco che accusavano il papa di cattive frequentazioni. A queste accuse si aggiungevano delle controversie sulla data ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] intuizione linguistica, quella del diplomatico dai trascorsi scapigliati, che colpì la sensibilità ideologica di Crispi. Anche al suo orecchio ‘Colonia eritrea’ riecheggiò il titolo più noto tra le opere dossiane, quella Colonia felice di cui si ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] anni giovanili e consistono nella raccolta di liriche di stampo classicistico-carducciano Giovinezza (Piacenza 1899), nei bozzetti di L'orecchio di Dionigi. Scene (Milano 1902) e nella commedia d'impianto tardo-veristico La via chiusa (ibid. 1909 ...
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FLORIO, Daniele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 10 marzo 1710, quartogenito del conte Sebastiano e di Lavinia Antonini dei conti di Saciletto.
Entrambe le famiglie erano state comprese nella [...] contemporanea che, pur mordace, ha toni di umana simpatia per l'universo femminile. Le due canzoni L'occhio e L'orecchio sono pregevoli esempi di poesia scientifica: da seguace dell'Algarotti, il F. si rivela serio conoscitore dell'ottica e dell ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , ove s'imbattè in un certo Capitani, che si vantava di possedere nientemeno che il coltello col quale Pietro aveva tagliato l'orecchio a Malco. Il C., sempre a corto di denari, gli promise di fargli trovare il fodero originale, così che la reliquia ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] in virtù del ritmo rapido dei settenari e del ritornello che, ripreso al termine di ogni strofa, martellava nell'orecchio dell'ascoltatore il concetto cardine dell'intero brano. Erano scritti di getto, e questo rende vano l'esercizio di quanti ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] di in la a ne la: correzioni dettate anche dalla esigenza di evitare incontri consonantici bruschi e cacofonici, attuate dunque «con orecchio di poeta, non con rigore di grammatico» (Segre 1966: 36). Forme come serà, seria, più arcaiche e della koinè ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] (per es., quello del greco con i suoi aggettivi composti), seleziona più largamente i materiali poetabili, con orecchio diverso per la struttura fonica delle parole (sdrucciole, tronche), ma, sostanzialmente, resta fino all’Ottocento fedele all ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...