LANDO (Orlando) di Pietro
Simona Moretti
Nacque da un certo Pietro, forse a Siena o comunque in territorio senese, in una data imprecisata, fatta risalire ipoteticamente intorno al 1280 (Leone de Castris, [...] tra Due e Trecento, in Prospettiva, 1988-89, nn. 53-56, Scritti in ricordo di G. Previtali, pp. 145 s.; A. Capitanio, in Oreficeria sacra a Lucca dal XIII al XV secolo, a cura di C. Baracchini, Firenze 1993, pp. 173-179; Il duomo di Orvieto e le ...
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ATHRIBIS
S. Donadoni
Città del Basso Egitto, presso l'odierna Benha. Gli edifici del posto sono per la massima parte distrutti, mentre numerosi sono stati i trovamenti che ivi hanno avuto luogo. Fin [...] , ma che ben mostra cosa, nell'ambiente popolaresco di piccoli artigiani della bassa epoca, fossero divenuti i modi della pesante oreficeria del Nuovo Regno.
Bibl.: R. Engelbach, The Treasure of A. (Benha), in Ann. Serv. Ant. de l'Ég., XXIV, 1924 ...
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(fr. Meuse; nederl. Maas o Maes) Fiume dell’Europa centro-occidentale (950 km). Nasce nella parte settentrionale del Plateau de Langres presso Avrecurt, a 384 m, scorre nella Francia orientale, nel Belgio [...] manifestò inizialmente con R. de Huy. Successivamente, tra gli artisti che nei sec. 12° e 13° segnarono l’evoluzione dell’oreficeria mosana dalle forme romaniche a quelle gotiche, sono noti: G. de Claire; il maestro di Stavelot, autore di un altare ...
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Balèstra, Renato. ᅳ Stilista italiano (Trieste 1924 - Roma 2022). Interrotti gli studi in ingegneria all'univ. di Trieste, si è stabilito a Roma dove, dopo una prima esperienza come disegnatore presso [...] taglio sartoriale, sono caratterizzate da linee romantiche spesso arricchite da preziosi ricami. Accanto a una linea di abbigliamento maschile e di prêt-à-porter, dal 1989 ha firmato creazioni di oreficeria. Ha disegnato anche costumi teatrali. ...
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LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] in oro, e realizzò la doratura di vasellame e oggetti eseguiti dal padre. Successivamente continuò a ricevere pagamenti per oggetti di oreficeria e vari lavori di "cunciatura di argenti" (ibid., p. 371).
Morì a Ferrara l'11 nov. 1557 e venne sepolto ...
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Tavola dipinta, per lo più da altare. L'etimologia della parola è incerta; essa deriva probabilmente dal greci εἰκων "immagine". Sinonima è la voce pala.
Il legno scelto per le ancone era di solito quello [...] ancone dipinte e analoghe a queste nella forma. D'altra parte si è riferito il vocabolo pala anche ad opere di pura oreficeria collocate sugli altari, come sono la pala d'oro del S. Marco di Venezia, quella d'argento di Cividale, di Aquileia, del ...
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PADANG (A. T., 95-96)
Adriano H. Luijdjens
Capoluogo della residenza di Sumatra Occidentale e uno dei più importanti centri delle Indie Olandesi. Ha un clima caldissimo ed assai umido, ma non insalubre [...] è situata in una regione ove le imprese europee sono scarse e invece è florida l'agricoltura indigena. Le industrie artistiche indigene (oreficeria) vi sono molto sviluppate. La popolazione è (1930) di 51.976 ab., di cui 2.622 Europei. Padang è punto ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] Un lavoro a sbalzo e a filigrana di straordinaria finezza contraddistingue l'intera opera. Un altro capolavoro dell'oreficeria romanico-salica a M. (Domkammer der Kathedralkirche St. Paulus) è rappresentato dalla crocereliquiario di s. Paolo, di poco ...
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Andrea di Jacopo d'Ognabene
L. Gai
Orafo pistoiese, noto dal 1284 e operoso fino al 1320 circa. Già maggiorenne nel 1284 (Gai, 1984, p. 57), nel 1287 doveva essere pagato per un calice da lui "rifatto", [...] Convegno internazionale di studi, Pistoia 1966", Roma 1972, pp. 79-83.
G. Marchini, L'altare argenteo di S. Jacopo e l'oreficeria gotica a Pistoia, ivi, pp. 135-147.
M.M. Gauthier, Emaux du Moyen Age occidental, Fribourg 1972, pp. 208-212, 385 ...
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VEDDER, Elihu
Delphine Fitz Darby
Pittore, nato a New York il 26 febbraio 1836, morto a Roma il 29 gennaio 1923. Studiò con Tompkins Matteson a New York, con Picot a Parigi e con Bonaiuti a Firenze; [...] realistiche.
Il Vedder dipinse tanto a fresco quanto a olio e si provò anche nel musaico, nella scultura e nell'oreficeria. Le sue migliori pitture sono: La tana del serpente di mare; La Sibilla cumana; Riconoscimento; L'interrogatore della Sfinge; L ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...