FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] 5 marzo 1570, mentre il ritratto dell'anziano B. Cellini costituirebbe un diretto omaggio all'artista e al suo Trattato di oreficeria (Schaefer, 1980).
Subito dopo aver terminato il pannello dello studiolo il F. seguì il Vasari a Roma nei primi mesi ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] sul petto, una catena d'oro, alla quale è appesa una medaglia con l'effigie del re; sul tavolo strumenti e oggetti di oreficeria (un anello con pietre preziose e un elmo dorato ornato di foglie d'acanto e guarnito di perle); in fondo l'arena di ...
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RIGUARDI, Andrea
Michele Tomasi
RIGUARDI, Andrea. – Orafo senese noto da tre documenti fiorentini del febbraio del 1325 e dalle sottoscrizioni apposte su quattro calici, uno conservato (Londra, British [...] SS. Stimmate di San Francesco d’Assisi nel VII centenario del gran prodigio, Firenze 1924, pp. 619, 660; F. Santi, Ritrovamento di oreficerie medioevali in S. Domenico di Perugia, in Bollettino d’Arte, s. 4, XL (1955), 4, pp. 354-358; P. Leone de ...
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CASALINO (Casalini), Andrea (Antonio o Antonino)
Ferdinando Arisi
Figlio di Francesco, nacque a Fiorenzuola (Piacenza) verso il 1530. È lecito pensare che abbia appreso l'arte dal padre, che esercitava [...] di monsignor V. B. Bissi, furono da lui cedute, verso il 1840, al Museo di antichità di Parma; andarono dispersi i lavori di oreficeria.
Il C. morì a Milano l'8 febbr. 1597. Gli successe nella carica di incisore dei coni presso la zecca farnesiana di ...
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GODEFROID de Huy
A. Lemeunier
(o de Claire)
Orafo mosano attivo nella seconda metà del 12° secolo.Il nome di G. è riportato nel registro dei defunti dell'abbazia di Neufmoustier a Huy (Liegi, Mus. d'Archéologie [...] canonico di Neufmoustier; che ebbe per la sua epoca un talento incomparabile; che eseguì in molte regioni casse e altri pezzi di oreficeria a uso dei re; che realizzò per la collegiata di Notre-Dame di Huy due casse, un incensiere e un calice d ...
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Comune della Toscana (384,7 km2 con 98.259 nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 296 m s.l.m., al margine meridionale di un’ampia conca appenninica che nella sua parte settentrionale [...] nuove funzioni di intermediazione finanziaria e commerciale in alcuni tipici cicli di lavorazione, in particolare nel ramo dell’oreficeria altamente specializzata. La vicinanza di grandi mercati (Bologna, Firenze e Roma) e il sistema di comunicazioni ...
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Famiglia di medaglisti francesi. François B., incisore di medaglie e cesellatore di vasi in stagno, nato a Damblain nel Bussigny (Lorena), verso il 1550, morto nel primo quarto del sec. XVII, lavorò a [...] Württemberg. Se ne ha notizia sino nel 1615. Deve la sua celebrità a una tra le più squisite opere che annoveri l'oreficeria francese del sec. XVI: un'anfora col suo piatto, d'argento (non ne esistono più che repliche di stagno), con rappresentazioni ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] Chivalry. Art in Plantagenet England 1200-1400, a cura di J. Alexander, P. Binski, cat., London 1987; E. Cioni, Per l'oreficeria senese del primo Trecento: il calice di ''Duccio di Donato e soci'' a Gualdo Tadino, Prospettiva, 1987, 51, pp. 56-66; M ...
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TESORO IMPERIALE
HHermann Fillitz
Un tempo l'idea che Federico II possedesse immensi tesori e che, soprattutto, questi superassero largamente quanto era consueto a nord delle Alpi si fondava sullo splendore [...] . Non è noto per quale via quest'opera sia giunta in Boemia, probabilmente già nel XIII secolo.
Fra i lavori di oreficeria più antichi del gruppo si possono annoverare la croce-reliquiario nel duomo di Napoli ed entrambi i piatti di legatura che l ...
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BRATTIARIUS
I. Calabi Limentani
Brattiarius (o anche bractearius, bracteator, blattarius) era in Roma l'artigiano che batteva i metalli in sottilissime lamine, foglie (bracteae, laminae, lamellae). [...] corone formate di elementi imitanti i rametti delle corone vegetali, costituivano una categoria specializzata di operai dell'oreficeria (v. aurifex) e della statuaria (v. aeraius) assieme agli inauratores (v. inautator), ai caelatores (v. caelator ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...