Città della Francia occidentale (133.968 ab. ca.), capoluogo del dipartimento della Haute-Vienne. Giace sulla sponda destra del fiume Vienne, a 280 m s.l.m. È sede di una fabbrica di maiolica dal 1737 [...] la cattedrale, l’arcivescovato e i monasteri) feudo vescovile; il secondo, prevalentemente commerciale e industriale (famose nel Medioevo furono l’oreficeria e l’arte dello smalto; L. fu sede, dal 12° al 14° sec., di una fiorente scuola di smalto ...
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tiara Copricapo in tessuto o in pelle, in uso presso popoli dell’Asia e noto nel mondo greco con vari nomi, tra cui quello di mitra. La forma più frequente era quella a cono con la punta ripiegata in [...] una seconda corona; la terza (onde il nome triregnum) fu aggiunta da Benedetto XII nel 1334. Con il variare degli stili dell’oreficeria, la t. subì varie modifiche, finché agli inizi del 17° sec. si fissò il tipo rimasto invariato (v. fig.). Paolo VI ...
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FONTANA, Annibale
Paolo D'Ancona
Scultore, nato a Milano nel 1540, morto ivi nel 1587. Rappresentante significativo, nella storia della scultura lombarda del'500, della maniera michelangiolesca, emerge [...] ad altri candelabri della Certosa e a quelli di S. Fedele di Milano. Non sono da dimenticare, infine, i lavori di oreficeria e incisione, quale la "cassetta Albertina" della Cappella Reale di Monaco, e le medaglie, fra cui quella del pittore e amico ...
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Operazione diretta a rivestire di particelle o lamine d'oro la superficie di un corpo, a scopo ornamentale o protettivo.
I metodi tecnici in uso per indorare sono molti e si possono distinguere a seconda [...] , una lamina d'oro, per mezzo di riscaldamento e pressione idraulica o meccanica; il metodo si usa soprattutto in oreficeria per la fabbricazione di oggetti (oro doublé) e nell'industria meccanica per preparare caldaie, tubi, fili resistenti alla ...
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La torre detta d'Elia (sec. XI-XII), oggi campanile della chiesa del Carmelo, è stata restaurata nel 1929 a cura della R. Soprintendenza ai monumenti della Sicilia. Notevoli, fra i monumenti settecenteschi [...] e del mutilato.
Oltre alla Biblioteca della città, ricordiamo il Tesoro annesso al Duomo, dove si custodiscono oggetti di oreficeria di eccezionale valore venale e artistico appartenenti a varî secoli a partire dal sec. XIV. Il Museo verrà sistemato ...
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BROEDERLAM, Melchior
A. Châtelet
Pittore fiammingo documentato tra il 1381 e il 1409. Al servizio di Filippo l'Ardito come pointre de Monseigneur nel 1381, B. divenne valet de chambre quando questi, [...] di castelli, mentre l'ultima menzione che lo riguarda è relativa alla fornitura di uno stampo per un pezzo di oreficeria. Il suo lavoro più importante resta l'incarico di dorare, colorare e completare con alcune pitture due retabli commissionati fin ...
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BIANCHI, Andriolo (Andreolo) de
Franco R. Pesenti
Il nome di questo architetto e orafo fu rivelato dal Tassi, che pubblicò il documento di consegna e di pagamento della croce processionale di argento [...] nota una serie di inventari trecenteschi e quattrocenteschi in cui tale croce è citata. Considerata un capolavoro della oreficeria gotica italiana, essa reca inscritta la data 1392 e i nomi dei presidenti della fabbriceria.
Ancora il Tassi indicò ...
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Toscana Regione dell’Italia centrale (22.987 km2 con 3.692.555 ab. nel 2020, ripartiti in 273 Comuni; densità 161 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, [...] sull’Arno, Ponte a Egola), calzaturiero (Fucecchio, Monsummano), del mobile (Cascina, Ponsacco), della carta (Lucchesia), dell’oreficeria (Arezzo e dintorni).
Come in tutte le regioni italiane, la maggioranza assoluta delle forze di lavoro toscane ...
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GHIRLANDA (etimo incerto; fr. guirlande; sp. guirnalda; ted. Blumengewinde, Blumenkranz; ingl. garland)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Una distinzione netta fra la corona e la ghirlanda (sertum) non [...] (v. corona; frontale). Nel sec. XVI, però, la ghirlanda di fiori decadde, detronizzata dalle ricche acconciature d'oreficeria, per ricomparire brevemente alla fine del Cinquecento, specie in Francia. Essa torna a trionfare come motivo ornamentale nel ...
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SAVELLI, Sperandio
Marco Scansani
(Sperandio da Mantova). – Nacque a Mantova nel terzo decennio del XV secolo, figlio dell’orefice Bartolomeo di Sperandio Savelli, che risulta iscritto alla corporazione [...] si sia svolta nella bottega del padre.
A partire dal 1445 i Savelli iniziarono a ricevere commissioni (per opere di oreficeria oggi perdute), pagamenti e favori da Lionello d’Este (Venturi, 1888, p. 386). Nei primi anni Cinquanta anche Borso d ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...