LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] e il cervo di Kostromà, ma non ancora predominante a quell'epoca). Gli esempî più insigni di questo stile nell'oreficeria sono le falere e altri ornamenti, le briglie da Morskoj Čulek, la spada della tomba principesca del 400 in via Gospitalnaja ...
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BUDAPEST
A. Kiss
E. B. Thomas
J. Gy. Szilágyi
La città moderna sul Danubio sorta dall'unione di tre città distinte Buda, Obuda, in collina sulla destra del fiume, e Pest, in pianura, ha conglobato [...] e di argento; entro la cornice ornamentale è ritratta una scena col Nilo. I due vasi sono prodotti dell'oreficeria ellenistica d'Alessandria, in età augustea.
Un altro campo delle relazioni orientali dell'arte pannonica è illustrato da una statuetta ...
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VASSALLO, Francesco Maria Angelo Luigi
Mauro Forno
– Nacque a Genova il 30 ottobre 1852 da Emanuele, di professione medico, e da Caterina Cabruna.
Generalmente noto e ricordato con il nome di ‘Luigi [...] Novaro. Dal 1868 iniziò a svolgere vari lavori in maniera piuttosto discontinua (copista, maestro elementare, commesso di oreficeria), avvicinandosi altresì agli ambienti repubblicani e mazziniani della sua città e affiliandosi nel 1869 all’Alleanza ...
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VIVA di Lando
Lorenzo Margani
VIVA di Lando. – Sono incerti gli estremi della sua biografia: attestato a partire dal 1336 (Cioni, 1998, p. 478), Ettore Romagnoli (1835, 1976) ne anticipa la prima menzione [...] du Louvre, XXX (1980), pp. 71-76; I. Hueck, Ugolino di Viva e V. di L., in Il Gotico a Siena: miniature, pitture, oreficerie, oggetti d’arte (catal., Siena), a cura di G. Chelazzi Dini, Firenze 1982, pp. 189-195; P. Leone de Castris, Trasformazione e ...
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GURGO SALICE, Cesarina
Beatrice Ucci Marconi
Nacque a Casale Monferrato il 2 maggio 1890 da Tancredi e Pierina Fiorio, primogenita di una ricca famiglia borghese. Studiò presso il collegio della Sapienza [...] il succedersi di diverse generazioni di proprietari. Ai lavori di ricostruzione seguirono numerosi acquisti di quadri, oggetti di oreficeria, marmi antichi: l'inizio della collezione Gualino. In seguito, la profonda amicizia con Felice Casorati e ...
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PESCE, Gennaro
Massimiliano Munzi
PESCE, Gennaro. – Nacque a Napoli il 29 luglio 1902, da Raffaele e da Giuseppina Verruti; ebbe una sorella maggiore, Anna.
Nella città partenopea frequentò le scuole [...] nave-ospedale partita da Tripoli inviò alla Direzione generale dei Servizi archeologici di Roma il medagliere e le oreficerie del museo di Tripoli, ritirati dalla succursale tripolina della Banca d’Italia, e il tesoro della Cirenaica, recuperato ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] era tenuta in onore da laici, che seppero elevarla a maggiore originalità. Tra le arti minori tenne il primato in Abruzzo l'oreficeria, che, dopo le prime e più antiche opere d'origine bizantina (massime il trittico e la stauroteca di Albe, oggi al ...
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PELTRO
Filippo Rossi
. È una lega di stagno con piombo, antimonio o rame. L'uso del peltro è attestato fino dall'antichità cristiana, per trovamenti avvenuti di vasellame da tavola e di tessere col [...] . Minore raffinatezza d'arte è nei peltri inglesi del sec. XVI, la cui produzione era tuttavia anch'essa assimilata all'oreficeria vera e propria per l'obbligo del marchio su ciascun oggetto; le forme imitano per lo più quelle dell'argenteria, e ...
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L'uso della fibbia discende logicamente da quello della cintura (v.), che essa venne a tenere stretta di solito sul davanti della figura. Nel mondo classico essa è in generale formata da una placca di [...] tesoro dell'abbazia di San Dionigi (Biblioteca Nazionale di Parigi e quella con cammeo antico circondato da un'opera di oreficeria.
Cadute in disuso nel vestiario dal sec. XIV in poi le fibbie a fermaglio seguitarono a essere adoperate nei paramenti ...
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GIOVANNI di Balduccio
Luisa Becherucci
Scultore pisano. Nel 1317-18 lavorava alla cattedrale di Pisa; poi leggiamo il suo nome a Sarzana, in S. Francesco, sulla tomba di Guarnieri, figlio di Castruccio [...] tardo va riferita l'Annunciazione, firmata, nella Misericordia di S. Casciano (Firenze) che ha la finezza d'un'opera di oreficeria.
Non sono certe le recenti attribuzioni a G. di alcuni Angioletti della tomba dì Arrigo VII (Pisa, Camposanto, depositi ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...