ORECCHINO (ἐνώτιον, inauris)
L. Breglia
Risale come oggetto di ornamento a fasi antichissime di civiltà, anche se, rientrando negli elementi del costume, può essere più o meno usato nei diversi ambienti [...] filo cui si innesta in basso una capsula trapezoidale di lamina aurea (B. Segall, Museo Benaki, tav. 4, n. 3). Nella oreficeria greca l'o. "a navicella" appare semplice nella forma, ma si arricchisce per la decorazione in filigrana (v.), ed è in uso ...
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TOSI, Maria Teresa (in religione Madre Maria Teresa dell’Eucaristia)
Valentina Ciciliot
– Nacque a Piacenza il 14 novembre 1918 da Giovanna Donati e da Giovanni Tosi, settima di quattro figli e tre figlie.
La [...] famiglia era devota e benestante – il padre gestiva un negozio di oreficeria e arredi sacri – e Maria Teresa, di salute fragile e con problemi alla vista, durante l’infanzia si legò particolarmente alla sorella maggiore Carla, che si prese cura di ...
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Vedi PASITELES dell'anno: 1963 - 1996
PASITELES (v. vol. V, p. 984)
P. Moreno
La conferma dell'origine tarantina dello scultore viene non solo dall'osservazione che la sua formazione di plasticatore [...] e toreuta coincide con la tradizione di Taranto, dove è attestata la maggiore scuola di oreficeria nell'Italia meridionale e la più duratura produzione di terrecotte figurate, ma anche dalla presenza del nome Pasìon tra le iscrizioni in alfabeto ...
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Scultore italiano (n. Morciano di Romagna 1926). Coerente a un linguaggio che compone, in complesse strutture tridimensionali, i contrasti interno-esterno, erosione-politezza, P. ha rivolto la propria [...] .
Dopo avere studiato come geometra, ha svolto le prime esperienze nel campo della scenografia e dell'oreficeria (gruppo «3p», inteso al rinnovamento dell'oreficeria, con il fratello Giò e con G. Perfetti). Nel 1954 si trasferì a Milano, dove con ...
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Comune della prov. di Chieti (66,1 km2 con 36.389 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 265 m s.l.m. nell’alta valle del torrente Feltrino. La parte moderna si estende in pianura; quella più antica è [...] divisa in quattro quartieri, disposti su altrettante collinette. Artigianato (ceramica, oreficeria e pelli) e industrie metalmeccaniche, tessili, alimentari, poligrafiche ed editoriali.
L. è l’antica Anxanum. Nel Medioevo fu uno dei maggiori centri ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] opera del commesso marmoreo (pavimento del duomo, 1372-1562), dell’intaglio ligneo (Domenico di Niccolò dei Cori) e dell’oreficeria (Guccio di Mannaia, Ugolino di Vieri).
La città si è sviluppata su una serie di rilievi ampliando progressivamente (12 ...
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BARNA di Turino
Margherita Lenzini Moriondo
Visse tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV a Siena. Appartenne a una famiglia di artigiani: figlio di Turino di Sano, furono suoi fratelli Lorenzo e [...] Giovanni, quest'ultimo particolarmente dotato e attivo anche nel campo della scultura e dell'oreficeria.
Certamente non geniale, ma versatile e diligente, per quanto un documento del 1388 attesti che era analfabeta, seppe farsi largo nella schiera ...
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RETE
Gabriella Aruch Scaravaglio
. Abbigliamento. - Nel sec. I dell'era cristiana le donne romane portavano il reticulum o retiola aurea per raccogliere la massa dei capelli: quest'acconciatura, derivata [...] greco dell'epoca classica, consisteva in una rete d'oro o di seta cosparsa di pietre preziose e di ornamenti di oreficeria. La rete, dimenticata per molti secoli, ricompare nel sec. XIII e si chiama allora crépine in Francia, "crespina" nell'Italia ...
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Stile decorativo ispirato ai motivi propri del repertorio ornamentale di Pompei (le cui rovine iniziarono a essere progressivamente messe in luce dagli scavi archeologici a partire dalla metà del 18° sec.), [...] neoclassicismo. Tale tendenza ebbe, tra Settecento e Ottocento, un'enorme incidenza sull'arte applicata, dalla ceramica all'arredamento, dall'oreficeria al costume, e anche sull'antiquaria, intesa come fenomeno di studio e riproduzione dell'antico. ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] vivacità, l'appassionata, libera, prepotente e bizzarra personalità dell'artista. Lasciò anche Rime (ed. 1891), due trattati, Sull'oreficeria e Sulla scultura (composti tra il 1565 e il 1567, stampati nel 1568), e altri scritti sull'architettura e ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...