CRIVELLI, Giovan Pietro
Alessandra Uguccioni
Nacque a Milano nel 1463, Come si ricava dalla lapide in S. Lucia del Gonfalone a Roma, da una famiglia di orefici alla quale apparteneva Maffeo, console [...] 1887, III, p. 61; A. Heiss, Le médailleurs de la Renaissance. Venise et les Vénitiens ...., Paris 1887, p. 199; V. Müntz, L'oreficeria a Roma sotto Clemente VII, in Arch. stor. d. arte, I(1888), pp. 14, 22(anche per Giovan Francesco). 36, 39 s., 133 ...
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Orafo (attivo tra la fine del sec. 11º e l'inizio del sec. 12º). Monaco del convento benedettino di Helmarshausen sul Diemel, eseguì l'altare portatile che il vescovo Enrico di Werl donò (1100) al duomo [...] di Paderborn (conservato nel Tesoro): opera importante dell'oreficeria tedesca, mostra accanto a elementi della scuola mosana forti accenti bizantineggianti. R. è stato identificato da alcuni critici con il Theophilus Presbyter, autore della ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] normanno Guglielmo di Poitiers, scrivendo subito dopo la conquista, si sia prodigato in lodi a proposito delle qualità superlative dell'oreficeria anglosassone: a ben vedere, di fatto, uno dei motivi per cui così poco ne è oggi rimasto (e che ne ...
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ARCHEPHON (᾿Α[ρχ]ε[ϕ]ῶν)
L. Guerrini
Toreuta greco, del demo attico di Erchia, della seconda metà del IV sec. a. C. Il suo nome appare su una tavola in marmo pentelico dall'Eretteo insieme a quello di [...] altri toreuti che fornirono oggetti d'oreficeria (vasi, tripodi, ecc.) per il tesoro d'Atena.
Bibl.: I.G., II, 2; 720 A; col. I; l. 22; E. Loewy, I.G.B., 529; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 457, s. v. ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] nello scorcio del '300, ivi, V, La signoria dei Visconti (1310-1392), Milano 1955, pp. 877-908; G. Panazza, La scultura e l'oreficeria del secolo XIV, in Storia di Brescia, I, Brescia 1963, pp. 916-928; Il tesoro del Duomo di Monza, a cura di L ...
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GOLFARELLI, Tullo
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Nacque a Cesena il 24 giugno 1853, da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 [...] è documentato a Roma, dove si recò per perfezionare l'arte dell'oreficeria studiando con lo scultore orefice P. Gagliardi. L'alunnato artistico del G., che lo accostò sempre più alla scultura, proseguì tra Parigi, Bologna, Venezia, Firenze. Nel 1880 ...
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ORECCHINO (ἐνώτιον, inauris)
L. Breglia
Risale come oggetto di ornamento a fasi antichissime di civiltà, anche se, rientrando negli elementi del costume, può essere più o meno usato nei diversi ambienti [...] filo cui si innesta in basso una capsula trapezoidale di lamina aurea (B. Segall, Museo Benaki, tav. 4, n. 3). Nella oreficeria greca l'o. "a navicella" appare semplice nella forma, ma si arricchisce per la decorazione in filigrana (v.), ed è in uso ...
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Scultore italiano (n. Morciano di Romagna 1926). Coerente a un linguaggio che compone, in complesse strutture tridimensionali, i contrasti interno-esterno, erosione-politezza, P. ha rivolto la propria [...] .
Dopo avere studiato come geometra, ha svolto le prime esperienze nel campo della scenografia e dell'oreficeria (gruppo «3p», inteso al rinnovamento dell'oreficeria, con il fratello Giò e con G. Perfetti). Nel 1954 si trasferì a Milano, dove con ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] opera del commesso marmoreo (pavimento del duomo, 1372-1562), dell’intaglio ligneo (Domenico di Niccolò dei Cori) e dell’oreficeria (Guccio di Mannaia, Ugolino di Vieri).
La città si è sviluppata su una serie di rilievi ampliando progressivamente (12 ...
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BARNA di Turino
Margherita Lenzini Moriondo
Visse tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV a Siena. Appartenne a una famiglia di artigiani: figlio di Turino di Sano, furono suoi fratelli Lorenzo e [...] Giovanni, quest'ultimo particolarmente dotato e attivo anche nel campo della scultura e dell'oreficeria.
Certamente non geniale, ma versatile e diligente, per quanto un documento del 1388 attesti che era analfabeta, seppe farsi largo nella schiera ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...