Pensatore russo (Novo-Aksakovo, Orenburg, 1817 - Zante 1860). Figlio di Sergej, fu uno degli esponenti dello slavofilismo, il movimento filosofico, culturale e politico che, sorto e sviluppatosi nel 19º [...] sec. in Russia, propugnava una sorta di autoctonismo russo-slavo. A. scrisse anche poesie romantiche e notevoli studi linguistici e grammaticali ...
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Scrittore russo (Orenburg 1829 - Kadaja 1865). Seguace delle teorie democratiche, fu nei suoi racconti e romanzi (Adam Adamyč, 1851; Pereletnye pticy "Uccelli migratori", 1854) un sostenitore della "scuola [...] naturale". Tenace assertore dell'emancipazione femminile, ottenne vastissima popolarità con articoli dedicati a questo tema (Ženščiny, ich vospitanie i značenie v sem´e i obščestve "Le donne, la loro educazione ...
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Scrittore russo (n. nel gov. di Orenburg, od. Čkalov, 1878 - m. Ufa 1941). Opere principali, gli schizzi Ugasajuščaja Baškirija ("La Baschiria che si spegne", 1907) e i romanzi Baryšni ("Signorine", 1918) [...] e Celomudrie ("La castità", 1925) ...
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Pseudonimo del narratore russo S. I. Gusev (Orenburg 1867 - New York 1963). Esordì nel 1903 con una raccolta di novelle che gli diede subito grande fama. I suoi numerosi romanzi (tra i quali Strana otcov [...] "La terra dei padri", 1905) trattano di preferenza delle condizioni di vita del clero di campagna e dei contadini oppressi ...
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mordvino
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla popolazione finnica dei Mordvini che, frazionata in numerosi gruppi, occupa la regione del Volga medio fino alle steppe di Orenburg; lingue m., i due gruppi linguistici, affini...