Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] e di Socrate e dei Sette Sapienti negli altri cerchi. Dello stesso tipo è il m. di Sousse (Hadrumetum) con la figura di Orfeo nell'esagono centrale e le figure di fiere e di uccelli nelle due serie di triangoli a lati curvi creati dalle due ampie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I culti misterici
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I culti misterici sono praticati in onore di alcune specifiche divinità, [...] , 1, 3, 3-14).
Olimpiodoro
La successione dei regni secondo i testi orfici
Commento al Fedone di Platone
Nell’opera di Orfeo si tramanda la successione di quattro regni: il primo fu quello di Urano, ereditato da Crono, dopo che ebbe reciso i genitali ...
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MILLICO, Vito Giuseppe (detto il Moscovita). – Nacque a Terlizzi (presso Bari) il 19 genn. 1737 da Francesco e Angela Domenica Di Chirico. Non ci sono giunte notizie relative all’infanzia e alla giovinezza [...] .
Tra il 1772 e il 1774 il M. si trasferì a Londra, presentandosi al pubblico del King’s Theatre Haymarket nell’ormai collaudato Orfeo e Euridice di Gluck e in diverse produzioni di A. Sacchini (Il Tamerlano, su libretto di G.G. Bottarelli, e i due ...
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Nome italianizzato dello scultore Pierre Francheville o Franqueville (Cambrai 1553 circa - Parigi 1615 circa). Dal 1574 in Italia, fu allievo e collaboratore del Giambologna; scolpì, tra l'altro, la Primavera [...] Trìnita a Firenze, le grandi statue di Giove e di Giano per il palazzo Grimaldi (Palazzo Bianco) a Genova (1585). Veduta la statua dell'Orfeo (Louvre), Enrico IV richiamò F. in Francia, affidandogli la decorazione dello zoccolo per il suo monumento. ...
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Poeta, traduttore e critico letterario lituano (Nemeikščiai 1919 - Baltimora 2015). Emigrato dopo la seconda guerra mondiale in Germania (1942-49), si trasferì successivamente negli Stati Uniti, dove vive [...] sua ricca produzione poetica le raccolte Praradimo simfonijos ("Sinfonie di cose perse", 1946), Orfejaus medis ("L'albero d'Orfeo", 1953), Balandžio vigilijos ("Vigilie d'aprile", 1957), Vyno stebuklas ("Il miracolo del vino", 1974), Žiemos teologija ...
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. Piccoli uccelli silvani della famiglia Muscicapidae del genere Sylvia Scop. Varie sono le specie; la più comune è la Bigia padovana (latino scient. Sylvia n. nisoria Bechst.; fr. babillarde épervière; [...] ; ted. Sperbergrasmücke; ingl. barred warbler). La Bigia grossa (lat. scient. S. h. hortensis Gm.; fr. babillarde orphée; sp. curruca orfeo; ted. Sängergrasmücke; ingl. orphean warbler) ha tinte generali grigio-brune e ala lunga da mm. 70 a 80 circa ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] 1951.
Delle opere volgari le prime edizioni condotte con intendimenti critici sono, per le poesie, quella di G. Carducci, Le Stanze, l'Orfeo e le Rime di messer A.A.P. rivedute su i codici e su le antiche stampe e illustrate con annotazioni di vari e ...
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Erudito (Busseto 1741 - Parma 1797); minore osservante, prof. a Guastalla (1768), quindi vicebibliotecario (1778) e poi (1785) bibliotecario della Palatina di Parma. Le opere più importanti sono il Dizionario [...] letteraria contribuì anche con edizioni di testi (la più notevole è quella della Tragedia d'Orfeo, rielaborazione per il teatro della Fabula d'Orfeo del Poliziano, da lui erroneamente ritenuta la lezione genuina di questa); alla storia dell'arte ...
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Antica danza, introdotta dapprima in Spagna dai Mori e divenuta popolare in tutta Europa nel 15° e 16° secolo. Priva di ritmo e caratteri ben definiti, in Italia, nel 16° e 17° sec., era usata per concludere [...] una commedia: assumeva allora il carattere di una specie di balletto, con vari temi che si succedevano e si riprendevano. Fra i più celebri autori di m. sono Orlando di Lasso e C. Monteverdi, il cui Orfeo (1607) termina con una danza di questo tipo. ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] , giustizia, liberalità e affabilità. S'è visto inoltre, ma ci ritorneremo tra poco, come in Cv II I 3 la leggenda di Orfeo qual è raccontata da Ovidio (Met. XI 1-2) viene portata come esempio di bella menzogna che dissimula una verità.
Più ancora di ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...