Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] i m. di Dioniso in varie località della Grecia (Lerna, Rodi, Tegea ecc.), che trovarono la massima espressione e sistemazione nell’orfismo, non più legati a un luogo di culto. Al di là di tutte le differenze morfologiche di dettaglio tra i singoli m ...
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metempsicosi
Dal gr. μετεμψύχωσις, comp. da μετά (prep. che indica il trasferimento), ἐν («dentro») e ψυχή («anima»). Credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l’anima [...] ’anima e interpretata come punizione per una vita non vissuta come si addice all’uomo, la m. si inserisce nell’orfismo nel ciclo cosmico della generazione e del rinnovamento e in quello escatologico-soteriologico nella tradizione che va da Pitagora a ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] la terra che è in noi, il fuoco con il fuoco, ecc.). Come poi questa filosofia naturalistica si accordasse con le concezioni profondamente religiose (influenzate dall'orfismo e dal pitagorismo) espresse nelle Purificazioni è problema tuttora aperto. ...
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PROFESSIONE di fede
Agostino TESTO
Nicola TURCHI
Storia delle religioni. - È la dichiarazione solenne delle proprie credenze religiose, per dimostrarne la conformità a un corpo di dottrine, specie [...] stanno a custodia della fonte che esce dal lago di Mnemosine. Questa formula racchiude in realtà la dottrina fondamentale dell'orfismo e insieme il pegno della sorte futura riservata all'orfico.
Il buddhismo ha una formula tradizionale di fede: "Io ...
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OMOFAGIA (gr. ὠμοϕυγία, da ὠμός "crudo" e ϕαγεῖν "mangiare")
Nicola Turchi
È l'atto rituale di mangiar crude le carni dell'animale sacrificato, nell'intento d'incorporarne la vita e la virtù in una comunione [...] , sono nati gli uomini, che hanno dunque in sé mescolato l'elemento divino (Dioniso-Zagreo) e l'elemento umano (Titani). L'orfismo insegna a menare una vita santa per liberare l'elemento divino dalla prigionia dell'umano, e a ciò prescrive anche la ...
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pitagorismo
pitagorismo movimento filosofico e scientifico sviluppato nel v secolo a.C. dagli immediati seguaci di Pitagora di Samo e che attribuiva particolare importanza ai numeri e alle regolarità [...] reincarnazioni (metempsicosì), a ricongiungersi con l’anima universale o divina. Questa era la verità misterica, attinta dall’orfismo, che la setta pitagorica trasmetteva ai suoi adepti attraverso la contemplazione del numero e della sua armonia. Lo ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] diverso dall'orphikòs bíos: v'è infatti ragione di ritenere che la religiosità pitagorica si sia espressa nel genuino orfismo, religione misterica in cui aveva una parte importante non già il culto dei numi ctoni patroni tradizionali dei maggiori ...
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panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] , e che quindi non è possibile identificare con uno o più esseri materiali.
Nell’antica Grecia, il movimento religioso detto orfismo (Orfeo) e le filosofie di Pitagora e di Platone accettano l’idea della metempsicosi e concepiscono la vita spirituale ...
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morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] aldilà è alla base delle dottrine filosofiche che postulano l’immortalità dell’anima. Così Platone, nel Fedone (➔), richiamandosi all’orfismo e alla sua nozione di metempsicosi, cerca di dimostrare la sopravvivenza dell’anima dopo la morte: l’anima è ...
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mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] m. di Dioniso in varie località della Grecia (Lerna, Rodi, Tegea, ecc.), che trovarono la massima espressione e sistemazione nell’orfismo (➔), non più legati a un luogo di culto. Al di là di tutte le differenze morfologiche di dettaglio tra i singoli ...
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orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...