Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] altri ceppi di p., rendendo quindi questa tecnica ancora poco utilizzabile per lo studio delle EST umane o animali. Organo bersaglio del p. è il sistema nervoso centrale, dove si osserva una caratteristica vacuolizzazione (spongiosi), un aumento e a ...
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reotassi botanica Movimento determinato da una corrente d’acqua. Si riscontra nel plasmodio di alcuni Mixomiceti, che si muove contro corrente. zoologia Tendenza a dirigersi contro corrente di molti pesci. [...] Rientra nel quadro delle reazioni dell’organismo alle variazioni dei fattori fisici ambientali, che vanno sotto il nome di tropismi. ...
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Fenomeno per cui alcune specie animali (o anche vegetali) assumono, per trarne vantaggio, colori e forme dell’ambiente in cui vivono.
È chiamato m. criptico (o criptismo) quello in cui sono presenti forme, [...] dei potenziali predatori. Il m. in senso stretto si distingue in m. batesiano e m. mülleriano.
Nel m. batesiano organismi commestibili o comunque non protetti assomigliano ad altri, non commestibili o comunque protetti: per es. alcune farfalle e vari ...
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(o feromone) Sostanza chimica prodotta ed escreta da un animale, che determina, in un altro animale della stessa specie che viene a contatto con essa, una specifica modificazione fisiologica e/o di comportamento. [...] accessori specifici (ferormoni innescanti o primers).
L’azione dei f. interessa le principali funzioni degli organismi: sviluppo (accelerazione della crescita, differenziamento embrionale e larvale), riproduzione (riconoscimento di specie e di sesso ...
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Il termine a. venne coniato dalla ricercatrice statunitense B. Mintz, intorno agli anni Sessanta, per indicare quegli animali che si possono far sviluppare da embrioni ''sintetici'', cioè formati dall'aggregazione [...] La frequenza di successo in queste operazioni è piuttosto alta: nei topi può arrivare al 50% delle blastocisti impiantate. L'organismo che si forma e nasce nel giro di una quindicina di giorni è 'allofenico' in quanto presenta un fenotipo eterogeneo ...
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(o oftalmite)
Medicina
Denominazione generica di processi infiammatori dell’occhio, che coinvolgono specialmente la tunica vascolare. Le due forme più note sono l’o. metastatica, provocata da germi che [...] giungono all’occhio da focolai posti in altre parti dell’organismo, e l’o. simpatica, dove l’infiammazione dell’uvea di un occhio fa seguito all’infiammazione dell’occhio controlaterale.
L’o. del neonato è un’infiammazione acuta della congiuntiva del ...
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In anatomia comparata e in botanica, definisce la parte di un arto o di un organo più vicina alla sua inserzione sul tronco o su altro organo (contrapposto a distale).
In fisiologia, descrive il fenomeno [...] o la manifestazione vitale rilevata quando l’organismo è al riparo da sollecitazioni esterne e l’impegno funzionale (ossia il dispendio energetico) è al minimo.
Anestesia b., la somministrazione parenterale di un narcotico (per lo più morfina ...
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Biologo (Kelba, Estonia, 1864 - Capri 1944). Dal 1925 prof. onorario dell'univ. di Amburgo, ove fu direttore dell'acquario e dell'Institut für Umweltforschung. Si è dedicato allo studio dei rapporti fra [...] , e "ambiente effettuale" (Wirkwelt), come insieme delle modificazioni prodotte sull'ambiente stesso dall'azione dell'organismo. Questi due aspetti dell'ambiente si integrano in cicli funzionali di comportamento secondo una concezione ripresa in ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] di gameti aploidi, e le cellule della linea somatica, che, in attiva r. vegetativa per mitosi, costituiscono tutto il resto dell’organismo e non hanno continuità con la progenie. Da un certo punto di vista è utile affermare che il ruolo delle cellule ...
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Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] p. è fisiologico, eutocico, quando si espleta naturalmente; in questo caso il feto non solo trova le vie e gli organi genitali interni in condizioni normali, ma si trova esso stesso in presentazione, posizione e atteggiamenti buoni; è invece anormale ...
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organismo
s. m. [der. di organo, sul modello dell’ingl. organism e del fr. organisme]. – 1. a. In biologia, essere vivente, animale o vegetale, dotato di una propria forma specifica, di struttura cellulare, e costituito da un insieme di organi...
organamento
organaménto s. m. [der. di organare], non com. – L’operazione di organare, e il modo con cui un insieme di organi o di elementi strutturali sono coordinati.