Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] diverse dinastie dei modelli e dei valori della nobiltà feudale, radicata nelle campagne e nella rendita fondiaria. L . Graziani, 1960). Non meno grave era l'arretratezza organizzativa delle strutture creditizie nel Mezzogiorno: il Banco di Napoli ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] beni allodiali. Nata come riservata ai ben noti quattro casi feudali, Federico la impose a suo libito rendendola quasi annuale, come 1-107); E. Mazzarese Fardella, Aspetti dell'organizzazione amministrativa nello Stato normanno e svevo, Milano 1966 ...
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Mezzogiorno
Cristo non si è fermato a Eboli
Luci e ombre dell'economia meridionale
di Sandro Bonella
16 luglio
L'annuale Rapporto sull'economia del Mezzogiorno della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo [...] ancora che non riescono a uscire dalle pastoie della criminalità organizzata e dell'illegalità diffusa.
Per il Sud l'impatto dei notevoli processi di sviluppo mercantile. Nel Mezzogiorno la feudalità e la Chiesa, con le vastissime proprietà terriere ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanza e l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] Marx, ha ‟lacerato spietatamente tutti i variopinti vincoli feudali" su cui si reggeva il mondo, prima della rivoluzione prima conclusione: lo Stato nazionale è ancora un modello di organizzazione politica, ma non è più il modello par excellence. Il ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] naturale fino alla creazione delle premesse dell'economia feudale) in connessione con la fine dell'espansione territoriale decennio successivo, a Hirschman e alle risposte delle diverse organizzazioni di fronte alla prospettiva del declino; per gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] casi il potere della nobiltà. La modalità con cui si organizzano questi gruppi è ‘corporativa’ e con ciò si intende che fare mestieri e mercato e quello della tradizionale società gerarchica feudale. Il fine dei ‘corpi’ era lo sviluppo delle attività ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] assolto dal capitale, ossia dalla borghesia che "uscendo dal medioevo feudale ed aristocratico ha portato con sé la scienza e la tecnica di autolegittimarsi sulla base della propria razionalità e organizzazione.
Il C. aveva compiuto un passo in ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] del tempo di cui venivano denunciati il carattere feudale e l'influenza negativa sullo sviluppo economico.
, il Borrelli e il D'Ayala. Nel marzo 1844questi cercarono di organizzare degli aiuti per gli insorti di Cosenza ma, traditi, nella notte ...
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PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] del Buon Consiglio, allo scopo di impostare un’organizzazione interna divisa in una pluralità di settori, ciascuno di della pervasività e pesantezza del sistema feudale locale, dei numerosi vincoli feudali che gravavano sulle terre e degli ostacoli ...
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BORGONE, Giambattista Gropello conte di
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1650 ad Avigliana, da famiglia, della piccola borghesia provinciale, privo di una solida formazione culturale, ma dotato di [...] esperto "chiaro e ordinato" nelle minute questioni di giurisdizione feudale e di finanza locale, di "paciere" equilibrato e di rifornimento di viveri e foraggi, il reclutamento e l'organizzazione di milizie urbane, la salvaguardia dei canali di ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...