Clientela
Shmuel Noah Eisenstadt
Luis Roniger
Introduzione
L'espressione 'relazioni patrono-cliente', coniata in origine nell'antica Roma repubblicana, è stata usata in misura crescente nell'antropologia, [...] un elemento aggiuntivo di altre forme di organizzazionee scambio sociali. Queste condizioni possono essere definite secondo punti di vista economici, sociali e culturali.
Condizioni perlosviluppo del clientelismo come importante forma di scambio ...
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Pregiudizio
Giovanni Jervis
di Giovanni Jervis
Pregiudizio
Definizione del concetto
Alla lettera e in senso generale il pregiudizio è un giudizio anticipato rispetto alla valutazione dei fatti. Risponde [...] o gruppi sottoprivilegiati negli sforzi verso losviluppoeconomico ed educativo; in quest'ambito si impone oggi agli studiosi una più acuta attenzione verso i problemi creati dalle diffidenze diffuse, e quindi anche dai variabili pregiudizi che ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] di utilità, hanno accettato perlo più l’opinione di J.-B. Say (più tardi avvalorata anche da F. Ferrara) secondo la quale i s. dell’uomo vanno sempre considerati tra i beni economici immateriali in quanto richiesti e quindi economicamente utili. I s ...
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Attività umana che consiste nell’allevamento del bestiame, soprattutto ovino, e nello sfruttamento dei suoi prodotti.
Nell’utilizzazione degli animali da parte dell’uomo si possono individuare tre modalità [...] fattori ecologici sia innegabile, per rendere conto dell’organizzazione delle società pastorali occorre tenere presenti altri fattori, di ordine storico, culturale e sociale. In particolare, occorre considerare: a) losviluppo di forme peculiari di ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] a quello dei nevrotici e dei bambini, trova al suo conflitto. Per ciò stesso la religione ha un effetto assolutamente negativo, impoverendo l'intelligenza, ritardando losviluppo del pensiero critico e offrendo una via facile, per quanto inutile, a ...
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SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA
Luciano Gallino
La scienza, dal punto di vista della sociologia, è un ''sistema d'azione sociale'', specializzato nel produrre e accumulare, mediante metodi che pretendono di [...] e i restanti sottosistemi del sistema socioculturale (per es. la scuola, le organizzazioni religiose, il sistema delle professioni).
Lacooperazionesviluppoeconomico.
Per contro, il sistema socioculturale e il sistema comunitario hanno percepito per ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] Mali (ex Sudan) e della Mauritania, tale organizzazione fu fondata nel marzo 1964, a meno di due anni di distanza dalla creazione dell'OAU, con il compito di elaborare e promuovere progetti perlosviluppo ecologico e tecnologico del fiume Senegal ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] che costituiscono la struttura della società moderna [...]. Èla preponderante affermazione del sistema professionale, non lo status particolare del modo di organizzazione capitalistico o socialistico, a rappresentare losviluppo strutturale cruciale ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] minoranze, dei disabili e dei non nati, nonché perla regolamentazione dell'ambiente e del luogo di lavoro. In concomitanza con il declino del movimento operaio si sono sviluppati nuovi movimenti di cittadini, organizzati attorno agli obiettivi più ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] dei primi periodi di sviluppo".
Nell'autorevole concezione di Simmel, dunque, un elemento è assolutamente chiaro e distintivo: la società segreta non nasce dentro lo Stato e non viene creata dallo Stato. Anzi, perlo più, ciascuna società segreta ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...