BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] la più aggiornata idea della libertà civile e un senso maggiormente vigile dell'iniziativa, il B. si differenziava dal rafforzare la funzionalità del governo quale organodi stimolo e controllo regi capace di contrastare l'"oligarchia ministeriale" e ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] senso dell'onore.
Lasciata l'Italia, il G. tornò a incarichi di maggiore respiro: la Castiglia, infatti, dopo la morte didi Castiglia, massimo organodi rappresentanza del Regno, concedessero i sussidi finanziari necessari a Carlo V, in procinto di ...
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DIPLOVATAZIO (Diplovataccio), Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque a Corfù il 25 marzo 1468, ultimo dei sette figli di Giorgio e Maria Lascaris, nobili greci ritenuti entrambi di discendenza imperiale. Il [...] all'atmosfera di quella corte. E difatti cortigiana, nel senso rinascimentale di un sostanziale radicamento entrato a far parte, in luogo di Francesco Becci, del Consiglio di credenza, il maggior organodi governo della città. Alle sue riunioni ...
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DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] guerra;il 3sett. 1913, su L'Idea nazionale (organodi stampa del movimento nazionalista) un articolo Sulla massoneria; , Torino 1983. Sullo svolgimento in senso neotomista dei pensiero delvecchiano. si vedano i saggi di L. Le Fur, La philosophie ...
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CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] ss.), di cui il C. è considerato fondatore assieme al Chiovenda; la scuola ebbe un organo nella Rivista di diritto processuale palma della voce più catacombale, del più dotato in fatto disenso della morte: "il diritto morrà, perché è mortale", scrive ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] nei confronti delle prospettive pacifiste; una certa debolezza disenso storico cui fa da contrappeso una solida, e in sull'impossibilità di attribuire alla nazione, separata dall'organismo statuale, una piena soggettività di diritto internazionale ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] superiore della magistratura dal Parlamento in seduta comune, organodi cui fu eletto vicepresidente. Ricoprì tale carica fino cristiano si univa, infatti, nel B. con un forte senso dello Stato, in un nesso inscindibile dove riferimento ai valori, ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] in qualità di Teologi di Corte. Ma se lodevoli dichiaransi i servigi dai medesimi prestati, lo saranno stati in senso e soddisfazione dello Stato è che "da tutti gli organi de' cittadini per effetto di bene intesa educazione si rispetti e si adori ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] diorganidi diversa origine in un succedersi di soluzioni amministrative poco formalizzate. In questo apparentemente confuso amalgamarsi diorgani stava infatti sempre più fortemente precisando nel sensodi vere e proprie alleanze politiche.
D'altro ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] questione fu ambigua: assunto l'impegno di adoperarsi nel senso delle indicazioni di Borromeo e di Bellarmino, ebbe poi un atteggiamento di scelte culturali organiche a una più ampia visione politica (Krems, Die "prontezza").
Ragioni di tempo e di ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...