In botanica, l’organo vegetale a. si sviluppa con andamento parallelo a quello di un altro, sensibilmente vicino, talvolta a contatto, senza che vi sia concrescita. ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] si differenziano alcune gemme in numero variabile a seconda della specie; ogni gemma si trasforma poi in una campana (organo dello smalto), nel cui interno si costituisce, a opera di elementi mesodermici, la papilla dentaria. Per il processo di ...
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La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata.
Chimica
Generalità
Sono state proposte molte teorie dell’o.; tutte hanno in comune l’obiettivo di [...] minore.
Botanica
Molti vegetali esalano un o. particolare, che spesso si rende manifesto solo se si schiaccia o si rompe l’organo che odora (legni, radici, tuberi, foglie, e simili). Alcuni o. ripugnanti per l’uomo lo sono anche per vari animali e ...
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Nella commutazione telefonica, organo di commutazione automatica che esegue la ricerca di una linea chiamante, cioè una ricerca ‘all’indietro’ (a differenza del selettore che, ricercando una linea chiamata, [...] esegue invece una scelta ‘in avanti’) ...
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In botanica, organo (detto anche cirro) di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili, derivato da metamorfosi del caule (come nella vite), delle foglie (nelle Fabacee) o di [...] radici (alcune Orchidacee) ...
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In botanica, organo semplice o biforcato, o più volte ramificato, o a coppa, che si trova perpendicolarmente nel tallo orizzontale di alcuni licheni (Cladonia); porta apoteci o picnidi, oppure è sterile. ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] I m. costituiscono una componente essenziale del governo, in quanto concorrono, insieme al presidente del Consiglio, a formarne l’organo di vertice, il Consiglio dei m. Una importante distinzione è quella tra m. con portafoglio e m. senza portafoglio ...
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Impervietà congenita di un organo canaliforme (esofago, intestino ecc.) o di un orifizio organico (ano, vagina). Nel primo caso la sopravvivenza del neonato è impossibile o difficilmente realizzabile con [...] ardui interventi; nel caso di orifizi, invece, è possibile l’apertura chirurgica ...
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Si dice di un organo vegetale laminare, la cui nervatura mediana non termina con una resta, un mucrone o simili punte strette.
I frumenti e gli orzi m. sono quelle varietà che hanno glumette m., e sono [...] contrapposti alle varietà aristate ...
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In botanica, organo rivestito da una sostanza appiccicosa di natura proteica. Nel fiore di alcune Orchidacee si chiama ghiandola g. la massa di sostanza viscosa che si forma sul rostello e alla quale aderisce [...] il peduncolo del pollinio ...
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organo-
òrgano- [tratto da organico]. – In chimica, prefisso usato per indicare che l’elemento o il radicale al quale esso è anteposto è presente in un composto organico; così o.-alluminio, o.-stagno, o.-fosforo, o.-tiocianato, ecc.
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...