Medico (Stoccolma 1842 - ivi 1919), figlio di Anders Adolph. Nel 1877 professore di istologia e nel 1889 di anatomia all'Istituto Carolino di Stoccolma; socio straniero dei Lincei (1907). Rivolse le sue [...] ricerche soprattutto all'anatomia del cervello, del sistema nervoso e dell'organo dell'udito. Sua opera più importante: Studien in der Anatomie des Nervensystems und des Bindegewebes (1875-76). Si occupò anche di antropologia; ma la parte più ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] e organizzati.
Anatomia
N. di un organo è la porzione centrale e ben delimitata, che si distingue dai tessuti circostanti per caratteristiche strutturali (per es., n. polposo del disco intervertebrale; n. centrale della prostata).
Nel sistema ...
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sezione In generale, la figura con cui si presenta (o si presenterebbe) un oggetto nella sua struttura interna nel caso in cui esso sia (o si immagini) tagliato da un piano (piano di sezione). Anche, la [...] misura della superficie della sezione stessa.
Biologia
Sezione di un organo o di un organismo
Figura che mostra la struttura interna dell’organo o dell’organismo considerati secondo piani di cui i principali sono: piano di sezione sagittale (o ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] e alle funzioni. Gli aggregati cellulari che esse formano sono veri t., che hanno una localizzazione e sono associati negli organi (radice, fusto, foglia) in modo sensibilmente tipico e costante. I t. detti definitivi, o adulti, provengono da altri t ...
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Istologo (Gambarana 1822 - Corvino San Quirico 1876). Studiò a Pavia e a Vienna, dove fu allievo di J. Hyrtl; fu poi a Zurigo, Würzburg e Utrecht sino al 1851. Dello stesso anno sono le Recherches sur [...] l'organe de l'ouïe des mammifères. A lui si deve la scoperta dell'organo spirale dell'orecchio che porta il suo nome. ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] fu tuttavia costretto a ritrattare le sue idee quando furono criticate dalla facoltà di Teologia della Sorbonne di Parigi. Teorie organiche dell’evoluzione furono formulate soltanto a partirte dagli inizi del 19° sec. da J.-B. de Lamarck in Francia e ...
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Biologia
In embriologia, l’insieme dei processi che portano al differenziamento dei tessuti e degli organi a partire da elementi indifferenziati; negli animali avviene dopo la gastrulazione.
Movimenti [...] quelli di modellamento (invaginazione, evaginazione ecc.). La zona di un embrione deputata alla formazione di un determinato organo è il campo morfogenetico; mentre la zona morfogenetica è la localizzazione, nella blastula, delle cellule che daranno ...
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Protisti
Pierangelo Luporini
Si identificano come protisti tutti quegli organismi eucarioti (formati, cioè, da cellule con cromosomi collocati all'interno di un nucleo) che possiedono un'organizzazione [...] e lo scheletro ha origine da spicole di natura esogena che si cementano tra loro e con vario materiale organico corpuscolato. Il citoplasma più periferico è ricco di vacuoli sia alimentari sia pulsanti, mentre quello più interno alloggia (nelle ...
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In microbiologia, appendice semirigida che, in alcune specie, estrude da una cellula batterica, caratterizzata da diametro molto minore di quello del resto della cellula, con la quale è in continuità. [...] Il numero e la disposizione delle p. sono variabili e caratteristici della specie. In alcuni casi la p. termina con un piccolo organo di attacco che può servire per l’adesione della cellula batterica a un supporto inerte o ad altre cellule. ...
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Nel linguaggio scientifico qualsiasi ente o elemento che media la trasmissione di un messaggio.
Biologia
In biologia e in genetica, sostanza chimica che trasmette o trasferisce a strutture cellulari informazioni [...] (o m. secondari). I m. primari, ai quali appartengono gli ormoni, interagiscono con le cellule dell’organo bersaglio (cioè l’organo la cui attività deve essere regolata dal m. primario), di cui modificano direttamente solo alcune specifiche attività ...
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organo-
òrgano- [tratto da organico]. – In chimica, prefisso usato per indicare che l’elemento o il radicale al quale esso è anteposto è presente in un composto organico; così o.-alluminio, o.-stagno, o.-fosforo, o.-tiocianato, ecc.
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...