In botanica, rigonfiamento a forma di tubero, frequente nei fusti simpodiali delle Orchidacee epifite e funzionante come organo di riserva d’acqua e di sostanze organiche. Gli p. sono assai variabili di [...] forma e sono presenti in un solo o in più internodi ...
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Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Botanica
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., [...] il calice è persistente quando permane dopo la fioritura, come nelle Rosacee; lo stesso vale per corolla, stilo, pappo ecc. Le foglie persistenti sono quelle che restano verdi per più di un periodo vegetativo; ...
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Medico (Firenze 1823 - ivi 1902). Professore di botanica, zoologia e anatomia comparata, e autore d'importanti pubblicazioni: Sull'organo femminile del genere Citrus (1840); Sulle malattie delle uve (1856), [...] ecc. Socio nazionale dei Lincei (1899) ...
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Proprietà di organi vegetali in accrescimento di orientarsi secondo la direzione della forza di gravità terrestre; si dice positivo, se l’organo è orientato verso il centro della Terra, come avviene di [...] radice primaria, negativo, se è orientato in senso opposto, come avviene in genere per il fusto primario; se infine l’organo si orienta in senso trasversale (cioè orizzontale) si ha il g. trasversale o diageotropismo, come è quello presentato da ...
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In botanica, detto di galla o cecidio che deriva da anomalie (ipertrofie, iperplasie) nella formazione dei tessuti di un organo vegetale, come per es. le erniosi. ...
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In botanica, si dice di gemma, ramo, infiorescenza, fiore, posti fuori dell’ascella di una foglia dove normalmente si costituiscono. Spesso un organo è e. solo apparentemente, per spostamento dell’organo [...] in seguito ad anormale accrescimento, come nelle infiorescenze di alcune Solanacee ...
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Botanica
Protuberanza (detta anche pulvino) alla base della foglia, che sporge dalla superficie del fusto in molte Fabacee.
Tecnica
Organo interposto nelle macchine tra supporto e perno (o albero) per [...] diminuire l’attrito e l’usura dei materiali durante il moto relativo. Se il contatto tra supporto e perno è diretto, è detto c. a strisciamento, mentre se è interposta una serie di corpi rotolanti è detto ...
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Botanica
Area di foglie, fiori o rametti costituita da uno strato di separazione e uno protettivo, dove avviene l’abscissione.
Tecnica
Organo che realizza un accoppiamento (per es. quello tra due alberi [...] elastici che, deformandosi, partecipano al trasferimento di potenza. Tra i g. semielastici, caratterizzati da una deformazione dell’organo elastico di entità relativamente piccola, molto diffuso è il g. a pioli (fig. 1), costituito da due dischi ...
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sepimento In embriologia e in anatomia animale e vegetale, tramezzo, setto, formazione divisoria che separa due parti o cavità di un organo oppure due porzioni di tessuto contigue.
Il termine è usato per [...] designare anche formazioni patologiche (per es., i s. fibrinosi in una cavità ascessuale) ...
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organo-
òrgano- [tratto da organico]. – In chimica, prefisso usato per indicare che l’elemento o il radicale al quale esso è anteposto è presente in un composto organico; così o.-alluminio, o.-stagno, o.-fosforo, o.-tiocianato, ecc.
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...