Orientalista (Cassel 1836 - Vienna 1906), figlio di Johann Wilhelm; si occupò di filologia indoiranica e semitica, poi di Antico Testamento; convertitosi al cattolicesimo (1865), divenne sacerdote (1867) [...] e insegnò lingue e letterature semitiche all'univ. di Innsbruck (1874) e quindi a quella di Vienna (1891) ...
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Orientalista ed esploratore inglese (Badulla 1885 - Beirut 1960). Tra i primi viaggiatori della Penisola Arabica: attraversò il Rub῾ al-Khālī (1932) e il Naǵd (1936-37). Convertitosi all'Islam, si stabilì [...] nel Ḥigiāz, dove guadagnò la fiducia del sovrano wahhabita Ibn Sa῾ūd ...
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Orientalista inglese (Glasgow 1857 - Londra 1901). Sua opera maggiore è la grande His tory of Ottoman poetry (1900-09), dagli albori alla metà del sec. 19º. In memoria del G. fu fondato il Gibb Memorial [...] Trust, per la pubblicazione di testi orientali. ...
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Orientalista lombardo (sec. 17º); avviato allo studio delle lingue orientali dal card. F. Borromeo, pubblicò un dizionario (1613) e una grammatica (1624) della lingua armena; restò interrotta la pubblicazione [...] di Institutiones grammaticae linguae abissinae. Fu tra i dottori della Biblioteca Ambrosiana ...
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Orientalista tedesco (Berlino 1821 - Charlottenburg 1903), figlio di K. F. W., prof. all'università di Berlino. Pubblicò il dīwān del poeta arabo al-Mutanabbī (1858-61), testi filosofici e la traduzione [...] abbreviata dei Rasā'il ("trattatelli"), degli ikhwān aṣṣafā (1858-86) ...
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Orientalista (Parigi 1854 - ivi 1926). Dapprima nella carriera consolare, fu poi (1898) prof. di persiano nella École des langues orientales vivantes. Delle sue opere, ricordiamo la Histoire des Arabes [...] (2 voll., 1912-13), La Perse antique et la civilisation iranienne (1925) ...
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Orientalista tedesco-statunitense (Ann Arbor 1858 - Bar Harbor 1917), figlio di Franz; prof. di lingue semitiche nell'univ. di Princeton. Opere principali: Die Charidschiten (1884), Arabische Chrestomathie [...] aus Prosaschriftstellern (1895), Die Provincia Arabia (1904-09, in collab. con A. Domaszewski) ...
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Orientalista cisterciense (Celleno, Viterbo, 1613 - Roma 1687), "scriptor hebraicus" presso la Biblioteca Vaticana (dal 1651). Pubblicò la Bibliotheca magna rabbinica (4 voll., di cui uno postumo, 1675-83, [...] 1693), nella quale dà notizia di tutti gli autori e scritti rabbinici ...
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Orientalista (Parigi 1720 - ivi 1783), professore di turco e persiano al Collège de France. La sua opera scientifica abbraccia le letterature araba, persiana e turca (Mélanges de littérature orientale, [...] 1770), e anche la sanscrita (Contes et fables indiennes, 1778) ...
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Orientalista francese (Marsiglia 1794 - Parigi 1878), prof. all'École des langues orientales vivantes. Si occupò di arabo, persiano e turco, ma soprattutto di hindi e ūrdu (Histoire de la littérature hindoue [...] et hindoustanie, 1839-47; 2a ed. 1870-71) ...
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orientalista2
orientalista2 s. m. e f. [der. di (Alpi) Orientali] (pl. m. -i). – Nell’alpinismo, termine usato spec. in passato per riferirsi allo scalatore che, svolgendo la sua attività prevalentemente nelle Alpi Orientali, in partic. nelle...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...