Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] parte cioè grano e zizzania, buoni e malvagi, che soltanto Gesù Cristo ha diritto di separare nel giorno del Giudizio. Ma mentre all'inizio polemica diretta, provocata dalle vicende di Pelagio in Oriente fino alla condanna da parte del papa Innocenzo ...
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Re d'Israele (circa 1000-961 a. C.), il secondo dopo Saul, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda. Nel testo biblico si parla di lui nei due libri di Samuele, nei capitoli [...] disfatto i Filistei in due battaglie campali; si volse quindi a Oriente contro gli Ammoniti e li sottomise dopo una campagna di due figlio di David. Dal "seme di David" nascerà Gesù Cristo.
La figura di David, come immagine dell'eroico giovinetto o ...
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Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] traduzione latina, e alla quale si ispirano le principali istituzioni monastiche di Oriente e di Occidente.
Vita
Di famiglia pagana, fu soldato a Isnā, dove si convertì al cristianesimo. Completò la sua istruzione religiosa a Šenesēt e ricevette poi ...
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Geologo e paleontologo francese (Sarcenat, Puy-de-Dôme, 1881 - New York 1955). Gesuita (dal 1899), tentò di mostrare il sostanziale accordo tra i dati della fede cattolica e la teoria evoluzionistica. [...] questo processo, spirituale, sta il punto omega che guida e orienta tutto il processo evolutivo. Torna qui il motivo neotestamentario e soprattutto paolino del Cristo mediatore, del significato cosmico dell'incarnazione, della divinazione dell'uomo ...
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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] dei suoi connazionali. S. tendeva a una sintesi di razionalismo occidentale e fideismo religioso dell'Oriente antico e specialmente cristiano; e tuttavia il tenace attaccamento alla tradizione ortodossa e la prevalenza in lui dell'interesse mistico ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] la sua oratoria, ma non fu ascoltato e dovette fuggire da Roma. In Oriente preparò un forte esercito che, unito a quello di Cassio, si scontrò con fedele alla tradizione repubblicana.
Il Medioevo cristiano e lo stesso Dante lo condannarono soprattutto ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] e a Venezia (1356). Convinto assertore dell'unione del mondo cristiano contro i Turchi, operò attivamente sia per la pace fra gli (1363) e patriarca latino di Costantinopoli (1364). In Oriente, divenuto amico di Pietro Lusignano re di Cipro e del ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] acuto, cercò di conciliare, in un umanesimo cristiano, ricco di ampie vedute originali, l'Oriente slavo-bizantino con l'Occidente germanico-latino (Kriziz gumanizma "Crisi dell'umanesimo", 1918; Perepiska iz dvuch uglov "Corrispondenza da un angolo ...
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior [...] di Cremona nel sec. 12º. La parte del suo commentario aristotelico che ebbe maggiore risonanza nell'Occidente cristiano è quella riguardante la teoria dell'intelletto, in cui si riallaccia specialmente all'interpretazione di Alessandro di Afrodisiade ...
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Teologo e scrittore cristiano (Antiochia 330 circa - Tarso 392); nel 360 fondò ad Antiochia un asceterio che ebbe tra gli adepti s. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Seguace di Melezio, sotto [...] ratificando le decisioni del II concilio ecumenico (Costantinopolitano I del 381), proclamato modello dell'ortodossia per la diocesi di Oriente. Scrisse moltissimo, e la sua influenza fu assai vasta; ma dopo la morte le sue opere, ritenute fonte del ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
inaccogliente
agg. Che non accoglie, non ospitale. ◆ La Francia attraverso la Coppa del Mondo ha scoperto di essere una nazione molto accogliente; infatti per quell’occasione ha accolto ospiti da tutto il mondo, capovolgendo l’immagine che...