Catilina, Lucio Sergio
Roberto Nicosia
Un patrizio di Roma contro il Senato
"Nato da nobile stirpe, fu di grande forza d'animo e di corpo, ma l'ingegno suo era malvagio e vizioso": con queste parole [...] breve la complessità del personaggio. Lucio Sergio Catilina, uomo politico romano, è noto soprattutto per la congiura che, nel 63 a. dunque, il vuoto di governo, la lontananza di Pompeo in Oriente, il caos e lo scontro tra partiti e la conseguente ...
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Traiano
Tommaso Gnoli
L’ottimo principe
Primo imperatore nato in una provincia, la Spagna, Traiano regnò dal 98 al 117 d.C. Con lui l’Impero Romano raggiunse il massimo dell’espansione territoriale. [...] figlio del grande generale omonimo che si coprì di gloria in Oriente, dove anche il futuro imperatore mosse i primi passi di solo in modo approssimativo. Traiano fu il primo imperatore romano di nascita provinciale: la sua famiglia era infatti ...
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Gregorio Magno, san
Antonio Menniti Ippolito
Un papa alla guida di Roma sotto la minaccia dei Longobardi
Durante il suo pontificato, Gregorio I (papa dal 590 al 604) diventò il più valido punto di riferimento [...] la città di Roma, falcidiata da eventi catastrofici e minacciata dai Longobardi. La debolezza del potere dell'imperatore romano d'Oriente esaltò le capacità di Gregorio, che divenne la guida politica ‒ oltre che religiosa ‒ della città. Un'esperienza ...
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Silla, Lucio Cornelio
Politico e generale romano (n. 138-m.78 a.C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi [...] ). Da allora S. fu arbitro dello Stato romano, che restaurò in senso schiettamente oligarchico, seminando nella guerra giugurtina
88 a.C
Console
86 a.C
Passato in Oriente, conquista e saccheggia Atene
85 a.C
Costringe Mitridate re del Ponto ...
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Catone, Marco Porcio detto Uticense
Catone, Marco Porcio
detto Uticense Politico romano (n. 95-m. 46 a.C.). Pronipote di C. il Censore (➔ Catone, Marco Porcio, detto il Censore), ebbe da giovane una [...] prese parte per Pompeo, sempre cercando di far rispettare la legalità e d’impedire ogni eccesso di crudeltà; seguì Pompeo in Oriente e dopo la sua morte passò a Cirene e a Utica: qui, dopo avere inutilmente cercato, quando i pompeiani furono battuti ...
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Bruto, Marco Giunio
Politico romano (n. 85-m. 42 a.C.). Fu uno degli uccisori di Cesare. La sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò nella fedeltà ai valori della tradizione [...] regime (sostanzialmente monarchico), fu attirato nella congiura contro Cesare, divenendone uno dei capi (15 marzo 44 a.C.). Fuggito in Oriente, preparò un esercito che, unito a quello di Cassio, si scontrò con quello dei triumviri a Filippi (42 a.C ...
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Galerio Massimiano
(Caius Galenus Valerius Maximianus Augustus) Imperatore romano (n. Serdica, od. Bulgaria-m. Roma 311 d.C.). Segnalatosi in imprese militari, fu creato cesare (293) da Diocleziano [...] e Massimiano e, dopo la loro abdicazione (305), divenne augusto dell’Oriente dell’impero, mentre Costanzo Cloro lo fu per la parte occidentale. Regnò nel periodo turbolento seguito alla morte di Costanzo (306); uno dei suoi ultimi atti fu un editto ...
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Simplicio, santo
Papa (m. Roma 483). Successore di papa Ilario (dal 468), il suo pontificato, sotto il quale ebbe luogo la caduta dell’impero romano d’Occidente, fu caratterizzato dallo scontro con la [...] Chiesa d’Oriente, dovuto sia al tentativo di affermare l’autorità della Chiesa romana sia alla recrudescenza dell’eresia del . Regolò le cerimonie del culto nelle basiliche romane. ...
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Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] . Dopo che ebbe ucciso per invidia Ezio, l'ultimo grande generale romano, l'odio verso la viltà di V. armò la mano di alcuni II egli concordò la validità reciproca, in Occidente e in Oriente, delle norme del Codice Teodosiano, pubblicato nel 438. ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.), originario del Piceno. Di modeste condizioni, dopo la presa di Ascoli (89), fu condotto prigioniero a Roma. Qui seppe accumulare grandi ricchezze e salì alle più alte [...] e Irzio; fu bandito, si riunì poi con Antonio, e (43) fu console, poi (42) legato di Antonio in Gallia. Inviato (39) in Oriente, sconfisse Labieno che era al servizio dei Parti, e occupò la Siria e la Cilicia. L'anno seguente vinse i Parti, a Gindaro ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...