Mito o dottrina che ha per oggetto la formazione dell’Universo.
C. può essere tanto il complesso delle dottrine cosmologiche elaborate dalle grandi religioni orientali e antiche, quanto il limitato orizzonte [...] che comportano la figura di un essere supremo creatore delle cose, dotato di personalità e separato dal mondo, da quelle che narrano le originidelmondo partendo da uno o più principi primordiali da cui si sarebbero in seguito svolte, per sviluppo o ...
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Concezione filosofica o religiosa che attribuisce l'originedelmondo a un libero atto creativo compiuto da Dio. In particolare, dottrina teologica cristiana che ritiene le anime create direttamente da [...] Dio, una per ogni uomo (si opponeva al traducianesimo, ossia alla concezione, sostenuta anche da Tertulliano, secondo cui l'anima era trasmessa dai genitori come il corpo). In una prospettiva scientifica, ...
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Gea
Emanuele Lelli
L'antichissima madre Terra, all'originedelmondo
Come è nato il mondo? Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli [...] (cosmogonia). Questo mito si può presentare in due versioni diverse: un essere supremo e onnipotente crea il mondo, oppure alcune parti delmondo stesso, sotto l'aspetto di divinità antichissime, danno vita a tutte le creature, compresi gli altri dei ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] caratteri di libertà, novità e imprevedibilità.
Il creazionismo è la concezione filosofica o religiosa che attribuisce l’originedelmondo a un libero atto creativo compiuto da Dio. In particolare, la dottrina teologica cristiana che, opponendosi al ...
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Antropologia
Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure [...] religiosi.
Numerosi studiosi hanno voluto vedere in tale figura il prodotto del pensiero causale dell’umanità primitiva che, sollecitato da una problematica intellettuale sull’originedelmondo e dell’uomo, avrebbe formulato la nozione di E. Supremo ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] primordiale anteriore all’originedelmondo, descritto in molte cosmogonie arcaiche con altre espressioni non equivalenti; così i narratori si avvalgono talora di enunciati negativi, come, per es., nell’Edda germanica: «all’alba dei tempi ... non v’ ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] dell’indagine è che l’esperienza è il fondamento e l’origine di tutte le nostre conoscenze, e quindi la base metodica della caratteristiche di ‘costruzione’ (piuttosto che di descrizione) delmondo, quest’ultimo non essendo un insieme di dati, ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] relativa scarsità di antiche feste di Zeus e dalla sovranità in origine autonoma di altre divinità in determinati luoghi (Era ad Argo lingua degli invasori greci. Le iscrizioni più antiche delmondo cretese (lineare A) non sono state ancora decifrate ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] squallido deserto. L’addensamento nel Delta è anche all’origine dell’abnorme sviluppo urbano della capitale, Il Cairo, la cui agglomerazione (la prima del continente africano e una delle maggiori delmondo) nel 2007 ospitava 15.900.000 ab.: sviluppo ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , che ci è nota non dagli scritti di P. ma dalla testimonianza di Aristotele. Il Timeo è un lungo "mito" o racconto sull'origine e la formazione delmondo. Esso si ricollega nel suo inizio alla Repubblica, di cui riassume la prima parte. Il racconto ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...