Nel novembre 1919, Franz Kafka scrive una lunga lettera a suo padre Hermann che, com’è noto, non viene mai consegnata al destinatario. L’interesse della critica per questo scritto non dipende solo dalla [...] dirsi né tedeschi né ebrei. Questa frattura ha origine dal trasferimento degli ebrei d’Occidente dal vecchio ghetto Robert M., 1981, Da Edipo a Mosè. Freud e la coscienza ebraica, Sansoni Editore, Firenze.Kundera M., 2000, I testamenti traditi, ...
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Aggiustare gli equilibri infranti, fare leva su un ricordo che sempre più spesso smette di farsi memoria, è ciò che Raffaella Romagnolo si promette di fare con l’ausilio di una speranza che in “Aggiustare [...] mi sono approcciato alla lettura di questo romanzo, le dico la verità, ho avuto un po' paura. Lei non è di origineebraica, eppure possiede una cultura molto vasta dei fatti che racconta, e pretende (con ovvia ragione) che questi entrino a far parte ...
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Si può apprezzare un’opera d’arte al di fuori del contesto e dell’ambiente dove è stata creata? È con questo quesito che lo studioso e storico dell’arte Quatremère De Quincy apre il suo pamphlet polemico [...] «lo spostamento delle opere d’arte dal loro contesto d’origine comporta la distruzione della loro funzione storica e sociale, che tedesco.Nel loro piano di annientamento della cultura ebraica e di altre culture da loro ritenute ostili, ...
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Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] . 164). La necessità di ordinare il mistero del sacro e delle origini del mondo in uno schema fisso e ripetibile è sempre stata insita fortemente influenzato, in questo, dai retaggi della cultura ebraica. Nel termine idolo l’autore «condensa tutti gli ...
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Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] razziali, che lo avevano colpito direttamente in quando individuo di fede ebraica, al principio di una guerra devastante di cui già si di classe, «lungi dall’essere immobile ritorno all’origine, al passato, il pensiero mitico possiede per Bloch ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] il 2%) che un’eventuale cacciata dalla propria terra d’origine ne pregiudicherebbe l’esistenza. Tra i principi di questa particolare e aiutare le comunità che mantengono in vita lo “spirito ebraico”, e tutto ciò a sfavore dei laici. Nel tema di ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] cristiano, dove il testo sacro è la Scrittura, nel mondo ebraico il Tanàkh è un patrimonio da «osservare», nel duplice , è il testo di memoria che riconduce il lettore alle origini della civiltà, svelando le voci di un passato lontano e archetipico ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] Atatürk poggia sull’eliminazione delle radici islamiche ed ebraiche nella cultura turca e tedesca. Collegando l’ esige di essere ricordato disegnando una costellazione con il presente. «L’origine è la meta [Ursprung ist das Ziel]» suona l’aforisma di ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...
Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se alla lunga ridimensionati, con l'affrontare...
Scrittore italiano di origine ebraica (Salonicco 1923 - Roma 2012), sopravvissuto alla Shoah. Arrestato con alcuni membri della famiglia e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau l’11 aprile del 1944, durante la prigionia venne...